Rigassificatore Vado Ligure, la Regione si smarca dando responsabilità al governo sulla nomina del commissario
di Redazione
Giampedrone: "Il governo si assuma la responsabilità e nomini il nuovo commissario per il rigassificatore"
"Il governo si assuma la responsabilità e nomini il nuovo commissario per il rigassificatore" lo ha detto l'assessore regionale alla protezione civile Giacomo Giampedrone alla conferenza stampa seguita dall'incontro con il presidente sospeso di regione Liguria Giovanni Toti con il presidente ad interim Alessandro Piana e l'assessore regionale Marco Scajola. Incontro autorizzato dalla procura a casa di Toti ad Ameglia, dove si trova ai domiciliari dal 7 maggio con l'accusa di corruzione. Durante l'incontro durato tre ore, si sarebbe dovuto parlare solo di linea politica come è più volte stato ribadito. Ma invece pare che si sia parlato anche della nave rigassificatrice Golar tundra a circa 4 km dalla costa di Vado a 2.9 km da Savona e la presidenza della struttura commissariale, che con gli arresti domiciliari di Toti non è passata a Piana. Ma sarà il ministero dell'ambiente a decidere quale sarà la figura che dovrà portare avanti l'iter, che come ha puntualizzato l'assessore Giampedrone non sarà un membro della giunta regionale.
La settimana prossima si svolgerà un incontro proprio tra il vicepresidente regionale con il Ministro dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin per fare il punto sulla questione.
Tuttavia la dichiarazione di Giampedrone va in contrasto con una dichiarazione di Toti che risale al 2023. Giampedrone dice: "Sul rigassificatore la Regione non c’entra nulla, è un piano nazionale, finalmente se c’è una cosa positiva in tutta questa vicenda abbiamo capito che il presidente faceva una funzione di Governo".
In un'intervista di un anno fa però Toti diceva: "Premetto che non ce lo ha chiesto nessuno e che la Liguria ospita già un rigassificatore".
In consiglio regionale oggi il Pd ha portato un ordine del giorno sul tema della nomina del commissario del rigassificatore sostenendo che la giunta si sta smarcando dalla decisione rimabalzandola al governo.
"Il centrodestra butta la maschera, mostrando da che parte sta e vota contro la nostra richiesta di fermare il trasferimento del rigassificatore. Un voto contrario che dimostra che la maggioranza, compresi i consiglieri savonesi, non difende e non dà risposte a un intero territorio che da subito ha chiesto di non far arrivare Golar Tundra a Vado-Savona. Una scelta che non ci stupisce, visto che anche nel consiglio monotematico avevano votato contro lo stop dell’iter.
La presentazione in aula dell'ordine del giorno da parte del centrodestra, dopo aver votato la risoluzione - che chiede al governo di individuare un commissario per valutare il progetto e incontrare i sindaci e la provincia delle aree interessate - è l'ennesima pagliacciata giocata sulla pelle dei cittadini e a cui non abbiamo voluto partecipare. Noi non chiediamo un nuovo commissario o l'avvio di un confronto che è già avvenuto, ma noi non vogliamo il rigassificatore. La nostra proposta è chiara e netta e non lascia spazio ad altre interpretazioni, chi non l'ha sostenuta, invece, è per il rigassificatore a Vado-Savona", così i consiglieri regionali Davide Natale e Roberto Arboscello dopo la discussione in aula sul rigassificatore". Così il consigliere regionale dem Roberto Arboscello.
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