Salone Nautico, Toti: "Al Governo chiedo basta timidezze, semplifichiamo"

di Filippo Serio

Domani l'incontro con la premier Meloni. Il governatore della Liguria: "Noi prima regione a firmare per fondi di sviluppo e coesione"

Domani venerdì 22 settembre la premier Giorgia Meloni sarà in visita a Genova durante la seconda giornata del Salone Nautico, inaugurato giovedì 21 settembre. Il presidente della Liguria Giovanni Toti commenta così alla vigilia della giornata: "Al Governo chiedero' sempre di lasciar perdere le timidezze e di semplificare il più possibile"

“La nautica italiana è un’eccellenza di livello mondiale e il Salone Nautico Internazionale di Genova è da tempo tornato ad essere centrale tra le manifestazioni fieristiche di questo settore, ma non è stato facile arrivare a questi risultati. Il nuovo quartiere della Foce con il Waterfront è un po’ come una versione genovese della Potsdamer Platz, rinata dopo il crollo del Muro di Berlino e diventato il simbolo dell’unione e della crescita della Germania, ridisegnato da quella stessa penna di Renzo Piano che ha concepito il restyling della piazza berlinese: nel nostro caso abbiamo abbattuto il muro dell’ipocrisia, che dipingeva il Salone come un semplice giocattolo per ricchi, il sospetto che circondava il dialogo tra imprese e istituzioni. Passo dopo passo, abbiamo costruito il successo di oggi, applicando il 'modello Genova' anche al Salone e alla nautica, un settore nel quale la Liguria è leader, con un metodo che ha messo insieme pubblico e privato per perseguire un progetto comune e costruire la fiducia”.

“Su questa collaborazione tra pubblico e privato si è costruito quel clima di fiducia che oggi ci permette di guardare al futuro tutti insieme, continuando a stringere sempre di più i bulloni del rapporto tra enti e imprese. Ora – continua il presidente Toti - dal mondo dell’imprenditoria deve venire la forza per aiutare la politica a superare il muro di no e il recinto dell’ipocrisia che ancora bloccano questo Paese. In Liguria lo stiamo vivendo con le proteste contro il rigassificatore di Vado Ligure e la nuova diga di Genova, ma in tutta Italia ogni volta che si cerca di realizzare un progetto c’è qualcuno che alza il dito per dire di no o, peggio, all’insegna del benaltrismo, si limita a chiedere di non farlo del tutto se non è esattamente come lo si desidera. Oggi la politica ha bisogno che il mondo dell’impresa e quello dell'opinione pubblica qualificata siano al suo fianco - ha concluso Toti - per sostenerla quando qualcuno cerca di fermare i progetti o si adopera per disfare quello che altri hanno costruito”.