Sampdoria, 50 milioni di differenza fra l'offerta di Vialli e la richiesta di Ferrero
di Alessandro Bacci
Le parti non sono riuscite a trovare l'accordo, ma resta un alone di mistero
La Sampdoria resta nella mani di Massimo Ferrero. Dopo oltre otto mesi di trattative, il capitolo cessione sembra aver raggiunto la fine. Troppo ampia la forbice tra domanda e offerta per arrivare a una conclusione differente. Il presidente blucerchiato è sempre stato chiaro richiedendo 100 milioni di euro per la vendita del club, più i debiti. La differenza di valutazione, però, si è rivelata completamente differente. CalcioInvest, dopo la nuova due diligence, ha valutato il club blucerchiato circa 50 milioni di euro, una cifra che considerando i debiti avrebbe raggiunto quota 80-85 milioni. Ferrero considerando i debiti, avrebbe richiesto 135 milioni. Neanche l'intervento economico dell'ex presidente Edoardo Garrone sarebbe riuscito a pareggiare la richiesta di Ferrero.
Secondo Il Sole 24 Ore, la valutazione del presidente blucerchiato sarebbe eccessiva se si tengono in considerazione alcuni aspetti. Il nuovo acquirente avrebbe dovuto iniettare nuove risorse in aumento di capitale per rinforzare una rosa che appare indebolita (fatto che la Sampdoria ha provato a smentire: "La valutazione non può certo essere ridotta a causa di una momentanea situazione di classifica, assolutamente contingente, che non rispecchia il valore della squadra e dalla quale, come sempre abbiamo dimostrato, usciremo continuando a fare il nostro lavoro in piena unità e armonia"). Secondo il quotidiano economico, la valutazione di un club di calcio viene effettuata in base a multipli sul fatturato: in genere circa 1,4 volte il giro d'affari. Il club blucerchiato negli ultimi anni ha avuto in media un fatturato di circa 60 milioni che moltiplicato per 1,4 arriva a circa 85 milioni, ossia la cifra offerta dal gruppo Vialli.
Infine colpisce la parte finale del comunicato pubblicato dalla Sampdoria una volta appresa la notizia del ritiro del gruppo Vialli: "Crediamo che, anche per senso di responsabilità verso i tifosi, l’unico modo per concludere una trattativa così lunga sia quello di dare esecuzione ai documenti precontrattuali sottoscritti dalle Parti, nella piena conoscenza della situazione economico-finanziaria e patrimoniale del club." Una frase che ha quasi il sapore di un invito a offrire la cifra pattuita nella lettera d'intenti firmata lo scorso 22 agosto. Insomma la trattativa appare ufficialmente chiusa, ma resta qualche dubbio e un alone di mistero intorno a tutta questa situazione.
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