Sampdoria, Accardi: "Credo in Sottil e nel valore della squadra, non sempre però c'è stato l'atteggiamento giusto ed è anche colpa mia"
di Maurizio Michieli - Simone Galdi
"Rapporto splendido con la proprietà, per ora non pensiamo al mercato di gennaio. Siamo concentrati su Palermo e Sottil sta lavorando a un cambio di modulo"
Pietro Accardi, ds della Sampdoria, incontra la stampa a Bogliasco in un momento difficile. "Credo nel valore di questa squadra, non sempre però - dice - c'è stato l'atteggiamento giusto ed è anche colpa mia. Voglio che la squadra abbia la faccia di Sottil e anche la mia: aggressiva, cazzuta. Prima di chiedere ai calciatori chiedo a me stesso".
RITIRO - "Il ritiro è stato deciso non come una misura punitiva, ma come una soluzione per confrontarci ancora di più. Subito dopo la partita con il Pisa sono stati annullati i permessi. Dopo un confronto con il presidente, abbiamo preso la decisione del ritiro. Sono stati tre giorni intensi di discussione diretta con la squadra. Sappiamo in che momento ci troviamo. È stata una presa di coscienza collettiva, da parte mia, dell’allenatore e della squadra. Non siamo felici della situazione, ma siamo consapevoli di avere le risorse necessarie per ribaltarla".
MERCATO ESTIVO - "Sapevo a cosa andavo incontro venendo alla Sampdoria, comprese le difficoltà. All'inizio c'è stato il mercato, poi è arrivato il campionato. Il progetto di costruzione è chiaro, ma se i calciatori non rendono, la responsabilità è anche loro, ma in parte anche mia. Non ho dubbi sul valore dei calciatori, però devono fare di più, così come anche io devo fare di più. Mi prendo la responsabilità, perché vivo con loro ogni istante. Devo essere più chiaro su alcuni aspetti: nei momenti di crisi, così come nei risultati negativi, non è mai colpa di una sola persona. Ho la fortuna di avere una squadra che si assume la responsabilità, che lavora e che non è felice del suo rendimento e dei risultati".
COSA MANCA - "Cosa non funziona? Il calcio non è una scienza esatta. Da parte di tutti, c'è stata massima professionalità e disponibilità negli ultimi quattro mesi. Però manca qualcosa che deve venire dall'interno, quel qualcosa che fa la differenza in Serie B. L'atteggiamento non è stato perfetto in tutte le partite. Noi scegliamo la tattica, ma il carattere è una responsabilità che ci riguarda. È un aspetto che in alcune partite è mancato. A volte sono arrivati i risultati, ma il carattere non deve più mancare".
SOTTIL - "Sottil? Non è "a tempo", ha la fiducia della società e della squadra. Anche lui sa che bisogna vedere un altro spirito in tutte le partite, sia nel primo che nel secondo tempo. Sul modulo il mister aveva già in mente di provare nuove soluzioni, cercando di recuperare alcuni giocatori importanti, ma per le loro condizioni fisiche precarie era necessario aspettare. Sul nuovo modulo, sarà lui a parlarne. Tuttavia, il cambiamento vero avverrà solo se cambiamo spirito, indipendentemente dal modulo".
PIRLO - "Era meglio iniziare con un'altra guida? Serviva tempo? Sono il primo a riconoscere i miei errori; chi prende decisioni, inevitabilmente, può incorrere in sbagli. Per quanto riguarda Pirlo, l'intento era dare continuità a un progetto tecnico che, nella seconda parte del campionato scorso, aveva mostrato una squadra ben organizzata e con una propria identità. Proseguendo su quella strada, ci aspettavamo un inizio diverso. Per questo motivo abbiamo deciso di cambiare. Pirlo richiamato al posto di Sottil? Non si tratta di un discorso di nomi, ma di fiducia, e noi abbiamo fiducia in Sottil. In 10 partite, Coppa Italia inclusa, ha conquistato 14 punti e ha ottenuto il passaggio del turno. Non posso che essere soddisfatto del lavoro che sta facendo, ma lui sa che l'atteggiamento della squadra deve cambiare. Siamo convinti che questa squadra possa vincere tutte le partite, ma senza il giusto atteggiamento in Serie B si perde. Le squadre di Sottil sono sempre state determinate, e questo è quello che ci aspettiamo di vedere".
GRUPPO TROPPO AMPIO - "Sicuramente, avere un gruppo di 30 calciatori può diventare un problema. In Serie B, solo 23 giocatori possono essere convocati, e 6 di movimento restano a casa. Tuttavia, questi calciatori sono uniti e, davanti alla chiarezza dell'allenatore, sono d'accordo. All'inizio, Kasami era fuori, ma poi ha riconquistato il suo posto. Il mister non ha preclusioni verso nessuno. Quando sono arrivato, c'erano già 30 calciatori sotto contratto. Non avevo la bacchetta magica, ma i risultati si ottengono con programmazione e tempo. Stankovic ed Esposito? Scelte condivise con Pirlo, non erano nei nostri programmi. Difesa? Romagnoli, Bereszynski e Ferrari sono esperti. Ferrari sta meglio, nella difesa a tre hai tre esperti e tre giovani. Aspettiamo Ferrari e Veroli, gli infortuni incidono sulle scelte. A centrocampo Bellemo non è un playmaker. Meulensteen e Yepes sono giocatori che ricoprono quel ruolo, mentre Akinsanmiro è più dinamico e di gamba. Bellemo e Kasami sono profili simili, ma non dimentichiamo Vieira, che è un signor giocatore. Pedrola sta crescendo, ora spetta a Sottil decidere se schierarlo".
MERCATO DI GENNAIO - "Per quanto riguarda il mercato di gennaio, al momento non cerchiamo nessuno. Siamo concentrati a dare il massimo con la squadra attuale, con l'obiettivo di fare bene in campo, e tutta l'attenzione è rivolta alla partita contro il Palermo. No a stravolgimenti dal mercato. Tutino? Della Fiorentina su di lui non so nulla, ci aspettiamo molto da lui".
QUATTRO PORTIERI - "Nella fase iniziale abbiamo perso Ghidotti, che sembrava avesse subito un infortunio serio. Non ci siamo sentiti di restare con soli due portieri, quindi abbiamo deciso di ingaggiare Silvestri. Oggi, il titolare è Vismara. Tenendo quattro portieri a disposizione, sarà compito loro guadagnarsi la maglia da titolare".
SE NON SI VA IN A? - "La programmazione è sempre stata pensata nel medio-lungo termine, ma il mercato ha certamente alzato le aspettative. Chi non riesce a gestire le pressioni e le aspettative dovrebbe cambiare mestiere. Scorie del 2023-24? Non ne abbiamo mai percepite. Qui lavorano tutte persone nuove".
EFFETTO MARASSI E BOGLIASCO APERTO - "Marassi non è un problema, dobbiamo farlo diventare la nostra forza. I tifosi sono straordinari, ma spetta a noi trascinarli con le nostre prestazioni. Ho vissuto anni dove il legame con tifosi e ambiente era molto diverso, ricordo allenamenti con tifosi accanto. Ne stiamo parlando con la società, vogliamo ricreare rapporto con città e tifoseria".
CHI COMANDA ALLA SAMPDORIA? - "Ho rapporto fantastico con la proprietà che è Manfredi, totale sinergia col suo braccio destro Messina. Mercato è fatto a quattro mani, ma sono l’unico responsabile della situazione. Io l'unico uomo di calcio in società? Non è un limite. Corsi è un uomo di calcio, ma io prendevo le mie responsabilità. Con Manfredi ho un ottimo rapporto, di calcio sta imparando in fretta avendo investito soldi. Mi ha scelto per la mia competenza, per i risultati che ho portato e per la mia esperienza, oltre che per il progetto che ho sviluppato.".
NESSUN 'CASO' - "Non c’è mai stato un caso Borini, Barreca o Ricci. Sottil prende le decisioni in base alla singola partita. Borini non è mai stato un caso; abbiamo tanti giocatori da gestire e il mister fa le sue scelte. Per quanto riguarda il mercato di gennaio, al momento non ci sto pensando".
SEGRETO SUI CONVOCATI - "Non li comunichiamo per non dare vantaggi agli avversari. Quando prepariamo le partite diamo già indicazioni agli avversari".
(in aggiornamento)
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