Sampdoria, Giampaolo: "Il Genoa tiferà per noi? Paradossale ma è una soddisfazione"
di Redazione
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Il tecnico: "Futuro? Avrò un confronto sereno con la società"
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La Sampdoria si prepara ad affrontare l'Empoli al Ferraris. Il tecnico dei blucerchiati Marco Giampaolo ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della sfida. Ma con quale spirito affronterà le ultime gare di campionato? "Lo spirito deve essere sempre quello giusto. Anche domenica scorsa la Samp ha lavorato in maniera giusta. La squadra ha lavorato bene, posso dire che, per i comportamenti settimanali e il modo di approcciare gli allenamenti, la squadra dimostra di avere un senso del dovere straordinario. E' il solito mantra che io ripeto sempre ai giocatori: essere giusti, professionali e avere rispetto per maglia e tifosi".
Che tipo di avversario incontrerà la Sampdoria? "L'Empoli è una squadra che gioca a calcio, mi piace per idea e mentalità. E' l'esempio di squadra di provincia che va a giocarsela. Fa parte del suo DNA. E' una squadra sempre difficile da affrontare anche se penso che la sconfitta con la Spal abbia pesato sulla rincorsa. E' una squadra che cercherà di mettere in difficoltà l'avversario col gioco. Mi aspetto una squadra con grandi motivazioni ma dall'altra parte c'è una squadra che vuole migliorare sé stessa".
Le condizioni di Andersen: "Non è convocato perché non è riuscito a recuperare". Caprari come sta? "E' a disposizione, poi devo ancora valutare le condizioni di qualcuno in avanti perché fra ieri e oggi non hanno gestito le sedute in maniera corretta. Possiamo giocare col trequarti classico o con tre punte atipiche".
La partita contro l'Empoli sarà seguita con interesse anche dal Genoa: "Quindi fanno il tifo per noi? E' un paradosso (sorride ndr). Ho risposto in maniera ironica perchè bisogna puntare sull'ironia. Se dovessi dar peso alla domanda mi offenderei. Alla Samp è una cosa che non si può tollerare, sarebbe un insulto paventare o mettere in discussione l'aspetto professionale. Poi si vince e si perde ma non c'è nulla che può essere paragonabile all'aspetto professionale. Questa è la mia cultura ma anche la mia storia. Queste sono situazioni che mi rimbalzano. Poi che i genoani fanno il tifo per la Samp può essere motivo di soddisfazione (sorride ndr)".
Le dichiarazioni post Parma sono state travisate? "Del futuro parleremo quando sarà il momento. Abbiamo detto fra due settimane, fra Chievo e Juve ci incontreremo e parleremo".
Quindi non ci sono stati incontri? "Non ho detto questo. Ho detto che dovrò parlare col presidente e ci confronteremo. Io credo che tutti devono avere sempre motivazioni per fare uno step in più per migliorarsi. L'ordinario ci appiattisce e l'ordinario non mi piace. Avremo modo di confrontarci, di parlare e di decidere con grande serenità. Io con la società non ho nessun problema e non rimprovero nulla. Alzo l'asticella con me stesso, ai calciatori, i tifosi ce l'alzano perchè sono esigenti. Vediamo, ci confronteremo con grande serenità. Nessuno alza i toni".
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