Sampdoria, Giampaolo: "Inizio troppo timido poi siamo scesi in battaglia"
di Redazione
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"La squadra ha motivazioni forti e non dobbiamo abbandonare la lotta"
La sconfitta contro l'Atalanta ha rallentato la corsa europea della Samp, soprattutto per la differenza fisica e di atteggiamento fra le due squadre per larghi tratti della gara: "Non siamo stati precisissimi nel tenerli lontani dalla porta - ha detto Marco Giampaolo dopo la partita - Così come nelle corse con gli attaccanti. Siamo stati troppo timidi all'inizio, questo è quello che possiamo rimproverarci poi siamo scesi sul piano della battaglia e l'abbiamo giocata così. I cambi forzati? Nella mia testa c'era Defrel, là davanti insieme a Gabbiadini e Quagliarella, poi si è fatto male Saponara e ho preferito mettere un trequartista di ruolo".
Sull'episodio Gasperini-Ienca, il tecnico ovviamente non si sbilancia troppo non avendo assistito direttamente: "Non conosco i particolari - ha detto - non avendo visto nulla e non avendo nemmeno parlato con Ienca. Mi hanno riferito di questo episodio che però con la partita non c'entra nulla".
E adesso? "Ora ci lecchiamo le ferite - ha aggiunto Giampaolo - ma ci sono tante partite ancora da giocare. La squadra ha motivazioni forti e non dobbiamo abbandonare la lotta. Sapevamo che questa sarebbe stata una partita difficile, come lo saranno anche le prossime. Questa sconfitta inevitabilmente rallenta il nostro percorso. La si poteva pareggiare ma un punto più o in meno la spostavano di poco, purtroppo è arrivata contro un avversaria diretta e quindi conta di più".
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