Sampdoria: nuova sede a Bogliasco operativa già da lunedì, trasloco completo entro il 31 dicembre
di Redazione
Acquistata da Ferrero, negli anni della sua gestione è stata del tutto inutilizzata
Entro fine mese la Sampdoria trasferirà la sua sede per la terza volta in quasi 77 anni. E' infatti questione di ore il trasloco dalla torre B di Corte Lambruschini a una palazzina di via Cavour a Bogliasco, che ha un supermercato al pianterreno, oggetto di un'operazione immobiliare nei primi anni della gestione Ferrero, con un'operazione che non era parsa necessaria e che col tempo avrebbe rivelato più di un aspetto di inopportunità. L'acquisto si articolò in due lotti, il primo di quattro appartamenti e un attico, più posti auto, il secondo in tre appartamenti uno dei quali poi riconvertito a uffici.
Da lunedì la nuova sede di Bogliasco sarà già operativa per la maggioranza dei dipendenti. Il trasloco si completerà entro il 31 dicembre ma di fatto dalla prossima settimana la palazzina di via Cavour, a pochi passi dal "Mugnaini" dove i blucerchiati si allenano da quasi mezzo secolo, sarà la nuova casa del Doria.
In tutto questo tempo, la palazzina è rimasta vuota, perché il trasloco non è mai stato disposto dalla precedente proprietà. Inoltre, il 12 giugno 2014, con le azioni della UC Sampdoria era passata di mano anche la proprietà dei muri della sede di Corte Lambruschini, con l'effetto che per quasi dieci anni la società di calcio ha pagato l'affitto al suo padrone. Una situazione rispetto alla quale gli attuali titolari del pacchetto di maggioranza hanno deciso di voltare pagina, dando finalmente un senso all'acquisto di quella palazzina tanto rapidamente comprata quanto lungamente abbandonata a se stessa. I locali prospicienti la stazione Brignole resteranno alla ex controllante della Sampdoria, facente capo a Ferrero, che ne farà l'uso ritenuto più opportuno. In attesa che i programmati aumenti di capitale diluiscano ulteriormente la quota del Viperetta, abbandonare la sede di sua proprietà e soprattutto smettere di pagargli l'affitto mensile non è certo mossa criticabile.
Non è il primo trasloco del Doria in assoluto, ma è la prima volta che la sede è fuori Genova, tanto che nel mondo dei tifosi qualcuno ha chiesto di collocare la sede legale nei locali di Samp City. La Sampdoria di Paolo Mantovani ebbe "casa" allo storico civico 33 di via XX Settembre, su due piani, sito dove molti sostenitori vorrebbero vedere di nuovo la bandiera blucerchiata al pennone. Alla metà degli anni Novanta, Enrico Mantovani scelse lo storico palazzo del Melograno di Campetto, nel cuore del centro storico. Il passaggio a Corte Lambruschini fu attuato nel dicembre 2003 sotto la presidenza di Riccardo Garrone, ufficialmente per motivi di praticità (la sede di Campetto, pur dotata di uno splendido salone affrescato, era priva di parcheggi), ma negli ambienti della società si adombrarono anche motivi di superstizione. Qualcuno disse che quella sede portava sfortuna, per via della retrocessione del 1999. La storia dice che da quando la sede è a Corte Lambruschini le retrocessioni sono state due, una nel 2011 e l'altra nella scorsa primavera. Forse sarebbe il caso, se non di tornare al Palazzo del Melograno, almeno di "riabilitarlo".
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