Sampdoria, obiettivo ripartire ma le lacune del mercato sono evidenti
di Alessandro Bacci
2 min, 6 sec
Di Francesco in difficoltà, la squadra ultima in classifica e con numeri horror
Il mercato della Sampdoria si è rivelato insufficiente, e questa non è una novità. Dopo cinque giornate di Serie A, però, le lacune sono evidenti. Dalla parte dei blucerchiati ci sono vari alibi: dalla telenovela cessione, al cambio di stile di gioco voluto da Di Francesco fino al calendario che in questo inizio di stagione non è stato clemente. Tanti fattori su cui riflettere ma la realtà è che oggi la Sampdoria si trova all'ultimo posto in classifica. Tre goal all'attivo e undici reti subite, nessuno ha fatto peggio in Serie A, difficile immaginare un inizio peggiore. A dire la verità la vittoria con il Torino aveva lasciato presagire un'immediata rinascita della squadra blucerchiata: l'entusiasmo sembrava quello giusto e la rete di Gabbiadini aveva donato nuove speranze.
A Firenze, invece, la Samp ha mostrato le solite vecchie lacune. Un attacco sterile e una difesa traballante. Caprari, Gabbiadini e Ramirez non si sono rivelati all'altezza ma va anche ricordato che i tre non facevano parte della squadra titolare nella precedente stagione (Ramirez in costante ballottaggio). Un motivo, dunque, ci sarà stato. L'assenza di Quagliarella si è fatta sentire, oggi i goal del capitano servirebbero come l'ossigeno. E poi c'è il capitolo difesa. Jeison Murillo, nonostante le buone premesse nel ritiro a Ponte di Legno, non si sta dimostrando quel leader ricercato dalla società. Il suo compito era quello di donare esperienza e concretezza in difesa, ma fino ad ora il colombiano ha mostrato solo gravi difficoltà. Colley e Bereszynski sono apparsi comunque in crescita, e questo è forse l'aspetto più positivo. Ekdal in mezzo al campo si conferma un faro. La sconfitta è un peccato, perché contro una squadra incapace di vincere dallo scorso 17 febbraio si poteva, anzi si doveva, fare di più.
Adesso, però, la Sampdoria deve leccarsi in fretta le ferite e ripartire. Sul cammino dei blucerchiati c'è l'Inter schiacciasassi di Antonio Conte, prima in classifica a punteggio pieno. Un test sulla carta proibitivo ma Di Francesco deve iniziare a rosicchiare punti in qualsiasi partita. Da valutare le condizioni di Quagliarella e Gabbiadini, la panchina è corta e c'è il solo Bonazzoli eventualmente disponibile come sostituto nel ruolo di punta centrale. Purtroppo l'inizio di campionato si è rivelato estremamente complicato ma la stagione è ancora lunga. Di Francesco deve dimostrare di poterne venire fuori in un modo o nell'altro. Adesso non c'è più spazio per appellarsi alla cessione (questione tutt'altro che chiusa), al clima difficile o al mercato insufficiente, adesso è il momento di mettere fieno in cascina e allontanarsi il più in fretta possibile dalle zone calde di classifica.
(Alessandro Bacci)
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