Sampdoria, Roberto Mancini: "La proprietà ha compiuti grossi sforzi, l'anno prossimo potrà programmare. Tornerò"
di Maurizio Michieli
Il ct dell'Arabia Saudita ed ex "gemello" blucerchiato: "L'importante è concludere bene questa stagione, Pirlo ce la sta mettendo tutta"
Se non si tratta di un endorsement vero e proprio, poco ci manca. Roberto Mancini, ct dell'Arabia Saudita ed ex dell'Italia e giocatore più presente nella storia della Sampdoria dove ha scritto pagine memorabili, è intervenuto sulle colonne di Tuttosport per sostenere l'attuale proprietà della società blucerchiata, dove lavora il figlio Andrea come direttore sportivo e che lui stesso nelle scorse settimane aveva messo in contatto con il Ministro dello Sport di Riad in occasione della Jeddah Fifa Wolrld Cup.
"Con la nuova proprietà della Sampdoria - ha ammesso Mancini - ci siamo conosciuti un po’ di tempo fa. Io penso che siano stati compiuti grossi sforzi per comprare la società in un momento difficile. La cosa importante, adesso, è proprio questa: essere riusciti a iscrivere la squadra e metterla in condizione di disputare il campionato rimettendo a posto le cose. Che il campionato finisca nel modo migliore. La Serie B è difficile, complicata, per questo bisogna essere razionali. Concludere bene questa stagione, dunque e poi preparare la prossima con quella calma che per forza di cose non si aveva l’estate scorsa".
Mancini ha aggiunto: "Si, la situazione era bruttissima e sarebbe stato un dispiacere enorme. La Samp è una squadra molto importante nella storia del calcio italiano e di quello europeo. Vederla cancellata sarebbe stata una profonda ingiustizia. Io ho fiducia, però non è ancora un momento ottimale, bisogna che ciascuno per le proprie competenze ce la metta tutta per riportare la Sampdoria dove deve stare".
L'ex gemello del gol ha poi parlato del pubblico: "É bellissimo vedere lo stadio praticamente pieno per ogni partita casalinga e tantissima gente che segue la squadra anche in trasferta. Come diceva Paolo Mantovani: “Finchè i tifosi della Sampdoria canteranno non ci saranno problemi per il futuro. E proprio così. D’altronde questo vale anche per il Genoa, l’impatto del calcio sociale su una città come Genova è sempre stato clamoroso. Parliamo di tifosi che ci sono sempre, in ogni momento".
Su Pirlo, grande campione passato alla panchina come lui, il Mancio ha detto: "Ce la sta mettendo tutta e non è assolutamente semplice. Io credo che la Sampdoria rispetto all’inizio della stagione sia migliorata tantissimo e che questa sia la strada giusta. Purtroppo ci sono stati diversi infortuni importanti che hanno condizionato i risultati. Secondo me al completo questa squadra può lottare per i play off".
Mancini ha poi parlato dei play off e del figlio Andrea: "É un dovere crederci fino in fondo. In Serie B tutto può accadere. Il livello tecnico è salito tanto, però l’ottavo posto deve rimanere un obiettivo. Andrea è giovane, però conosce bene il calcio, i giocatori. E'nato a Genova, è cresciuto nella Samp. Per lui è un occasione straordinaria e penso che possa essere utile alla società. E poi è tifoso, come me: ci lega un filo che porta dritto al cuore. La Sampdoria è la nostra vita e sempre lo sarà. Consigli da parte mia? Capita, si però deve fare la sua strada ed è giusto che agisca di testa sua. E capace, anche giovane. Quando ha smesso di giocare si è concentrato su questo mestiere anche per rimanere in un ambiente che gli piace: figuriamoci se i colori sono quelli blucerchiati».
Roberto ha concluso così – "La Samp è la mia vita. Non lo scopriamo ora. Adesso è prematuro, però la speranza di tornare un giorno ce l’ho".
L'intervento di Roberto Mancini non è passato inosservato. Oltre al suo forte legame con Genova e con la Sampdoria, la presenza del figlio Andrea in società e la possibilità di favorire relazioni con il mondo arabo, può entrare davvero in gioco la volontà da parte sua di fare qualcosa di concreto per aiutare la Sampdoria a uscire da un tormentato e lungo periodo di difficoltà. C'è chi dice come allenatore - al termine dell'esperienza a Riad - chi addirittura come piccola azionista o comunque come facilitatore dei rapporti con potenziali investitori istituzionali e non.
Quello che non riuscì, non certo per responsabilità sua, a Gianluca Vialli potrebbe insomma riuscire a Roberto Mancini, per il quale la Sampdoria è certamente un amore che non tramonta.
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