Sampdoria, trittico fondamentale senza Esposito. La Pinotti non entra nel Cda
di Maurizio Michieli
Matteo Manfredi sempre più al comando dopo l'uscita di scena di Radrizzani e le dimissioni di Lanna
Brescia e Cremonese in casa, Cosenza fuori. Un trittico di partite che conclude il mese di febbraio della Sampdoria e potrà dire molto sull'ultima parte di campionato della squadra di Pirlo, sempre sospesa tra il sogno play off e l'incubo play out. L'allenatore dovrà affrontare questo mini ciclo di incontri senza il suo giocatore migliore, Sebastiano Esposito, la cui lesione muscolare al quadricipite della coscia destra comporterà almeno tre settimane di tempo per la guarigione. Non si tratta di una ricaduta dell'ultimo infortunio, ma poco ci manca: la zona interessata è la stessa, il punto specifico per fortuna no. Ma servirà comunque cautela per non ripetere un altro caso Pedrola.
Le buone notizie arrivano da Kasami, Murru e probabilmente Benedetti, pronti a rientrare, al pari di Yepes che ha scontato il turno di squalifica, inflitto invece a Giordano dopo l'ingenuità di Pisa. Sabato sarà una gara delicata, anche per le ruggini tra il proprietario del Brescia Massimo Cellino e il finanziatore blucerchiato Andrea Radrizzani, divisi da un presunto contenzioso legato al Leeds. I lombardi, guidati da Rolando Maran, saranno seguiti al "Ferraris" da circa mille tifosi ospiti mentre il pubblico della Samp, malgrado le ripetute delusioni, si prepara a un'altra giornata di grande sostegno alla squadra.
Sul fronte societario, dopo le dimissioni di Marco Lanna dal Cda e dalla presidenza, si attendono le mosse di Matteo Manfredi che potrebbe ottenere una deroga allo statuto e arrivare al 30 aprile con due soli consiglieri - lui stesso e l'ad Raffaele Fiorella - oppure cooptare un terzo membro a interim sino all'approvazione del bilancio 2023.
A tale proposito, era circolato il nome dell'ex Ministro della Difesa Roberta Pinotti del Partito Democratico, ma i contatti con Manfredi e con la Sampdoria, alla quale negli ultimi tempi era stata molto vicina, come testimonia la sua presenza in prima linea all'inaugurazione della nuova sede di Bogliasco, si sono affievoliti e dunque l'ipotesi di un suo ingresso nel Cda della società si allontana. Sarebbe stata la terza donna a ricoprire tale incarico dopo Franca Fassio e Monica Mondini.
La palla resta ovviamente nelle mani di Matteo Manfredi, sempre più un uomo solo al comando. La progressiva uscita di scena di Radrizzani e l'addio di Lanna hanno concentrato nell'ad di Gestio Capital tutto il potere decisionale. Nella conferenza post Modena, Manfredi aveva manifestato solidità e sicurezza, pur nelle difficoltà contingenti della squadra e delle azioni esterne di disturbo da parte dell'ex proprietario Massimo Ferrero. L'auspicio di tutto l'ambiente blucerchiato è che possa continuare a mantenere dritta la barra del timone e condurre serenamente in porto questa prima stagione alla guida della Sampdoria dopo il miracoloso salvataggio di nove mesi fa.
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