Sanità, botta e risposta tra Rossetti (consigliere regionale PD) e Gratarola sull'organizzazione del Pronto Soccorso del Galliera
di Gaia Cifone
Non si è fatta attendere la risposta di Rossetti dopo le forti dichiarazioni del presidente Toti alla dirigenza uscente dell'ospedale. Immediata la reazione dell'assessore alla Sanità Gratarola
Continua a tenere banco il caso Galliera, questa volta con uno scintillante botta e risposta avvenuto tra Pippo Rossetti, condigliere regionale del PD, e l'assessore alla Sanità Angelo Gratarola.
"Le dichiarazioni di Toti e dell'assessore Gratarola sull'organizzazione del Pronto Soccorso del Galliera sconcertano: ieri era tutta colpa del governo se le cose non andavano bene, oggi la responsabilità è dell'Ospedale. Domani di chi sarà la colpa? Ritengo invece che il personale tecnico, amministrativo e sanitario dell'Ospedale Galliera meriti più rispetto e che le affermazioni di Toti e Gratarola siano superficiali e vogliono scaricare su altri quelle che invece sono responsabilità della Regione". Lo denuncia in una nota il consigliere regionale del Pd Rossetti. "Ad esempio, perché se San Martino ha un numero di posti letto tre volte superiori all'Ospedale Galliera e Villa Scassi, non prende il triplo, o quantomeno il doppio, degli accessi al Pronto Soccorso? Invece, i suoi numeri sono sempre allineati con gli altri. Inoltre l'Ospedale Galliera, essendo ospedale Covid, dovrebbe avere meno accessi al Pronto soccorso inviati dal 118, visto che una parte dei suoi posti letto è occupato da persone positive. Risulta anzi che Galliera e Scassi abbiano più pazienti Covid di San Martino" dice ancora Pippo Rossetti dopo le dichiarazioni di Gratarola su organizzazione Pronto soccorso Ospedale Galliera. "Sarebbe utile a questo punto - conclude Rossetti - che l'assessore ci spiegasse come mai non è stato fatto un coordinamento tra gli ospedali, perché se al Galliera a causa Covid e per mancanza di personale sanitario il numero di posti letto è quasi dimezzato, si sarebbe dovuto provvedere, prima di Natale, a predisporre molti più posti post acuti in Rsa, dove mandare i pazienti che avevano bisogno di stare in osservazione e sgravare così i Pronto soccorso cittadini".
"Rossetti si definisce sconcertato, ma ciò che davvero sconcerta è l'approssimazione con il quale il consigliere di opposizione affronta un argomento così delicato". L'assessore alla Sanità Angelo Gratarola replica così alle parole del consigliere regionale di minoranza. "La professionalità del personale sanitario dell'ospedale Galliera a cui va tutto il nostro ringraziamento, come si evince chiaramente dalle dichiarazioni di Regione in questi giorni, non è stata mai messa in dubbio - continua Gratarola - In discussione c'è semmai un management che negli ultimi mesi, con le sue scelte, ha impoverito un ospedale che continuiamo a ritenere fondamentale per il sistema sanitario regionale e che sarà ovviamente ancora supportato in futuro. La direzione dell'ospedale, nella sua autonomia, ha provveduto al rinnovo delle cariche e siamo sicuri che con il 2023 i nuovi vertici porteranno il Galliera ad una gestione che garantirà equilibrio e stabilità a tutto il sistema". In merito all'organizzazione degli ospedali cittadini, arriva la puntualizzazione: "Non è mia intenzione dare lezioni, ma è bene ricordare al consigliere Rossetti che la rete ospedaliera è organizzata secondo un sistema di hub e di spoke - afferma l'assessore alla Sanità - L'ospedale San Martino è un Dea di secondo livello, hub regionale per una serie di attività non delegabili ad altre strutture in regione, mentre l'ospedale Galliera, insieme all'ospedale Villa Scassi, è Dea di primo livello con prevalenti attività medico-chirurgiche generali. Pertanto la semplice equazione tra il numero dei posti letto e il numero degli accessi non è sostenibile. Va comunque evidenziato che il numero di ambulanze, che trasportano pazienti al Pronto Soccorso in media in 24 ore nell'area metropolitana genovese, è distribuito per il 40% al San Martino, 30% al Villa Scassi, 20% al Galliera e 10% all'Evangelico e questo nonostante a livello nominale il Galliera abbia lo stesso numero di posti letto del Villa Scassi. E bene poi sottolineare che l'atto di trattenere barelle di ambulanze all'interno di un pronto soccorso più del dovuto va assolutamente evitata perché riduce la capacità di risposta del sistema dell'emergenza territoriale: lo spazio di una barella di un'ambulanza è infatti lo stesso occupato da una barella che l'ospedale deve necessariamente avere in dotazione". "In merito infine ai posti letto post acuti in Rsa - conclude l'assessore Gratarola - accanto alla dotazione già in essere, è di queste ore l'attivazione di ulteriori 25 posti no-covid nell'area metropolitana genovese a disposizione di tutti gli ospedali".
Condividi:
Altre notizie
Oftalmologia e nuove tecnologie, intelligenza artificiale, robotica
28/11/2024
di Maurizio Michieli
Genova, l'ospedale Gaslini coinvolto nel progetto europeo e-Quol
27/11/2024
di m. mich.
Asl 3, menzione speciale per le malattie rare al Forum Sistema Salute
24/11/2024
di Redazione
Genova, “Galeotto fu il chinotto”: commedia benefica per Banca degli Occhi Lions
24/11/2024
di Anna Li Vigni
Sanità, Bassetti: "Stagione influenzale partita con il botto, 1 milione e mezzo di casi in Italia"
22/11/2024
di Carlotta Nicoletti