Savona, individuato l'uomo che spiava le ragazze nei bagni del Campus
di Redazione
La polizia dopo una perquisizione della casa di un 50enne ha trovato la microcamera e altri supporti digitali
E' stato individuato l'uomo che, secondo la polizia, ha nascosto una microcamera in un bagno delle ragazze al Campus Universitario di Savona. Si tratta di un italiano di circa 50 anni, dipendente di una ditta esterna che non svolgeva attività direttamente legate all'Università. A scoprirlo la polizia di Savona al termine di una indagine lampo.
Lunedì uno studente aveva notato un cavo penzolare da sotto un lavandino: la spy cam era attaccata con del velcro adesivo. Dopo averla fotografata si era allontanato per segnalare l'accaduto, ma al suo ritorno era scomparsa. Lo studente aveva notato nei pressi del bagno un uomo di mezza età che indossava una felpa: si trattava del soggetto denunciato, che - proprio in corrispondenza degli orari analizzati - si era recato nel bagno femminile con atteggiamenti sospetti. L'indagine della Squadra Mobile ha determinato la tempestiva emissione da parte della Procura di un decreto di perquisizione: nell'abitazione dell'uomo è stata ritrovata una microcamera identica a quella fotografata dallo studente nonché supporti digitali (4 computer, un cellulare e vari hard disk removibili) che contenevano ancora alcuni video su cui sono in corso accertamenti. Secondo i primissimi riscontri l'attività voyeuristica dell'uomo andava avanti saltuariamente da alcuni mesi. E' stato denunciato con l'accusa di interferenze illecite nella vita privata.
"Siamo felici di questa conclusione rapidissima - commenta il prorettore Marco Testa - che è il risultato di una sinergia stretta tra le forze dell'ordine e l'università, nonché frutto dell'attenzione che abbiamo verso i ragazzi. Non abbiamo mai avuto problemi 'criminosi' in tanti anni, questo è stato il primo episodio: abbiamo reagito immediatamente e grazie alle forze di polizia il responsabile è stato subito individuato. Abbiamo estremamente a cuore la salute e il benessere dei ragazzi, e riteniamo prioritaria la loro esperienza di vita e di crescita nel Campus: per questo abbiamo già trovato un accordo con l'unità di Psicologia della Asl 2 per fornire a chi ne avesse bisogno la possibilità di condividere questo momento di difficoltà e ricevere un adeguato sostegno psicologico".
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