Sciopero Ansaldo Energia, città spaccata in due
di Federico Amodeo
Ansaldo Energia è in grande difficoltà a causa del mancato impegno a ricapitalizzare e per la decisione del Governo che ha bloccato diverse commesse
Blocco dell'autostrada in ingresso e in uscita dalla rampa di Genova Ovest, blocco della soprelevata lato ponente in entrambe le direzioni di marcia, blocco della viabilità ordinaria in via Di Francia, sia verso il centro che verso Sampierdarena. E' la protesta dei lavoratori di Ansaldo Energia, scesi in piazza questa mattina dalle 8.45 in un corteo che si è snodato lungo le vie della città partendo dalla sede di corso Perrone. Durante la manifestazione si sono uniti lavoratori portuali, delegazioni di Fincantieri, ex Ilva, Leonardo.
Il presidio è durato tutto il giorno nell'attesa di una risposta da Cassa Depositi e Prestiti, socio di maggioranza all'88%. Nota che nel pomeriggio è arrivata: "Si valuterà il piano industriale ma affinché questo percorso raggiunga i risultati prefissati occorre il coinvolgimento responsabile dei soggetti coinvolti anche per assicurare il regolare svolgimento dell'attività aziendale”, dichiarazione ancora una volta che non sono piaciute a sindacati e lavoratori.
Il blocco della viabilità ha causato forti disagi in una città per tutto il giorno spaccata in due: impossibile muoversi tra centro e ponente: dalle 10.30 il presidio ha causato la paralisi del traffico autostradale: chiusa Genova Ovest, chiuso il tratto della A7 tra l’allacciamento con la A10 Genova-Savona e Genova Ovest direzione Genova, 3 chilometri di coda in A10 Pegli e 2 km di coda in A7. Il blocco di soprelevata e viabilità ordinaria ha fatto il resto.
Ansaldo Energia si trova in grandissima difficoltà a causa del mancato impegno formale a ricapitalizzare e per la decisione del Governo che ha bloccato diverse commesse per la conversione di centrali da carbone a gas, il cui via libera permetterebbe di recuperare buona parte dello scarico delle 200 mila ore annunciato per marzo 2023.
L'intervento di CDP, annunciato ieri dal prefetto, 36 milioni e non i 50 previsti, in realtà era già servirà solo a pagare gli stipendi. L'azienda ha inoltre cinque grandi commesse ferme da tempo per la conversione di centrali da carbone a gas.
La crisi di Ansaldo Energia segna una perdita netta di 442 milioni nel primo semestre 2022, un indebitamento complessivo di 787 e si è accentuata con la crisi della guerra Russo-Ucraina che ha fermato gli investimenti nel gas prolungando l’uso delle centrali a carbone. E poi ci sono le mancate risposte di CDP e l’assenza di commesse per il 2023.
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