Scolmatore Bisagno, il Consiglio di Stato riabilita l'interdittiva antimafia del consorzio Research: si rischia nuovo stop ai lavori
di Carlotta Nicoletti
Toti: "La situazione è francamente singolare, il consorzio è stato considerato mafioso o non mafioso da vari tribunali, Tar e Procure a senso alternato e abbiamo già fermato e riaperto il cantiere almeno due volte"
Il Consiglio di Stato ha riabilitato l'interdittiva antimafia contro il Consorzio Research, società di costruzioni con sede a Salerno capofila dell'appalto per realizzare lo scolmatore del torrente Bisagno a Genova, il corso d'acqua che durante le ultime alluvioni ha provocato più morti nel capoluogo ligure. La decisione rischia di sospendere per la seconda volta i cantieri, a tre mesi esatti dal collaudo della nuova talpa realizzata in Cina per scavare la galleria, il cui arrivo a Genova è previsto ad aprile. Lo stop al colosso di costruzioni salernitano ha scatenato le reazioni del presidente della Regione Liguria Giovanni Toti e del viceministro delle Infrastrutture Edoardo Rixi a Genova a margine della 'CLIA Cruise Week'. "La situazione è francamente singolare, il consorzio è stato considerato mafioso o non mafioso da vari tribunali, Tar e Procure a senso alternato e abbiamo già fermato e riaperto il cantiere almeno due volte, - commenta Toti - peraltro con una denuncia al commissario che ha chiuso il cantiere alla prima interdittiva, glielo ha riconsegnato quando è stata annullata e adesso vi è uno nuovo. Abbiamo già convocato l'avvocatura dello Stato per comprendere come ci dobbiamo comportare, ovviamente c'è un esigenza di tutela della legalità, ma abbiamo anche l'esigenza di avere un cantiere che non fa una fermata ogni quarto d'ora come i treni. Chiederemo all'avvocatura dello Stato se è necessario risolvere immediatamente il contratto o se occorre aspettare una nuova pronuncia giudiziaria". "Non sono certo un fan del consorzio, credo che all'inizio bisognava prendere delle direzioni differenti, - sostiene Rixi - detto questo, bisogna anche che ci sia una giustizia uguali e si coordinino i tribunali del Paese, non possono esserci interdittive diversa a seconda del tribunale. Quando si vanno a fare appalti pubblici bisogna garantire innanzitutto su opere importanti come lo scolmatore del Bisagno che al primo punto ci sia la realizzazione dell'opera a salvaguardia dei cittadini".
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