Secondo trapianto di fegato al rinato Centro Trapianti del San Martino
di Marco Innocenti
Toti: "Pronti a raggiungere un nuovo progetto ambizioso: quello dei trapianti di cuore"
Secondo trapianto di fegato, dopo quello avvenuto lo scorso 7 maggio, al rinato Centro Trapianti di Fegato presso il Policlinico San Martino di Genova, effettuato integralmente dall'equipe del Centro genovese su un organo apparteneva a una persona residente in Liguria, così come il ricevente, un cittadino ligure di 63 anni il cui decorso post-operatorio risulta favorevole.
La continuità su questo genere di trapianto rappresenta un passo importante, che certifica il successo della scelta e del percorso intrapreso dal Policlinico e da Regione Liguria. Contestualmente si informa, in previsione dell’attivazione degli interventi dedicati ai trapianti di cuore, che i professionisti sono in fase di aggiornamento e formazione presso le strutture dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Città della Salute e della Scienza di Torino.
"L’intervento di oggi – commenta il presidente della Regione Liguria e assessore alla Sanità Giovanni Toti – rappresenta un ulteriore passo avanti per il San Martino e conferma l’importanza del traguardo raggiunto nel far ripartire questa attività chirurgica strategica nel campo dei trapianti, dopo l’interruzione di nove anni fa. Il Policlinico genovese, hub regionale nella lotta al Covid-19, si conferma punto di eccellenza ligure e nazionale e, dopo oltre 1 anno di trincea, giorno dopo giorno sta tornando alla normalità. Sono certo che anche il prossimo ambizioso obiettivo, quello dei trapianti di cuore, potrà essere presto raggiunto grazie alla preparazione e alla capacità dei nostri professionisti".
"Con l’intervento di oggi lanciamo un altro segnale importante – sottolinea il Direttore Generale del Policlinico San Martino Salvatore Giuffrida – stiamo infatti dando continuità a precise indicazioni ricevute dalla presidenza di Regione Liguria circa i trapianti, un servizio di alto livello per la cittadinanza. Malgrado le risorse attive nella cura del Covid e nel percorso vaccinale, il Policlinico è fortemente concentrato nella cura dei cittadini, a cui adesso ci dedicheremo per un’ulteriore campagna di sensibilizzazione circa l’importanza della donazione, senza la quale non sarebbe possibile migliorare l’aspettativa di vita di pazienti come chi, oggi e a 63 anni, ha affidato il suo futuro al dottor Andorno e alle altre equipe coinvolte, che hanno risposto presente, con tempismo e straordinaria efficacia".
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