Sestri Levante, sabato 4 dicembre l'inaugurazione della mostra dedicata all'eredità del cavalier Vincenzo Fascie
di Marco Innocenti
La sindaca Ghio: "Modo perfetto di chiudere un anno in cui abbiamo portato avanti appuntamenti di spessore, in cui emerge la centralità della cultura"
“Chiudiamo il 2021 con una mostra importante e dal grande valore storico che celebra la figura di Vincenzo Fascie, a cui pensiamo con gratitudine e il cui lascito ha consentito alla nostra città e a chi l’ha amministrata di portare a compimento azioni che ne hanno cambiato il volto". Così Valentina Ghio, sindaca di Sestri Levante sull'inaugurazione della mostra dedicata all'eredità del cavalier Vincenzo Fascie che il comune aprirà sabato 4 dicembre alle ore 17.
"La mostra e il lavoro di riordino dell’archivio del lascito Fascie - prosegue la sindaca Ghio - chiudono un anno decisamente importante dal punto di vista culturale in cui abbiamo portato avanti diversi appuntamenti e proposte di spessore, in cui emerge la centralità della cultura nel programma di sviluppo della città. Penso alla celebrazione di Dante, alla mostra su Carlo Bo e, a brevissimo, all’iniziativa che dedicheremo a Giovanni Descalzo a dicembre ma anche, ovviamente, alla candidatura a Capitale italiana della cultura con il Tigullio. Grandi appuntamenti che si uniscono ai 56 eventi organizzati da Palazzo Fascie e dal MuSel e che sono il percorso fattivo di una amministrazione che lavora a politiche culturali di ampio respiro con proposte di alta qualità e declinate in ambiti diversi, capaci di raggiungere tutte le persone che vivono e che frequentano la nostra città”.
Appuntamento, come detto, sabato 4 dicembre, alle 17, presso la sala espositiva al secondo piano di palazzo Fascie. Contestualmente alla mostra viene presentato il volume L’archivio dell’ente morale “Lascito Cavalier Vincenzo Fascie Rossi in Sestri Levante” - Inventario, a cura di Simona Bo, Marzia Dentone, Daniela Olivier. Il volume verrà introdotto dalla Soprintendente per i beni archivistici e bibliografici della Liguria, Francesca Imperiale, che ha dato il patrocinio all'iniziativa (mostra e pubblicazione) accogliendo con favore tutto il lavoro svolto.
Il Cavalier Vincenzo Fascie è una figura fondamentale per la città di Sestri Levante. Infatti alla sua morte, avvenuta il 28 dicembre 1920, lasciò tutti i suoi beni alla città, “nello scopo sacrosanto di apportare qualche vantaggio industriale e di benessere e di progresso alla mia città natale”. In occasione del centenario della morte di Vincenzo Fascie l’amministrazione comunale, grazie al lavoro dello staff di Palazzo Fascie e Mediaterraneo servizi, ha realizzato una mostra basata sui documenti d’archivio dell'Ente Morale Lascito Fascie, che dal 1931 al 1996 ha avuto il compito di gestire l’eredità del Cavaliere. Durante il percorso espositivo sarà possibile trovare in esposizione i documenti e le foto più significativi, che raccontano quanto è stato fatto con il patrimonio del cavaliere per la città di Sestri Levante. Scopo della mostra è non solo far conoscere una parte della storia della città, ma anche incuriosire e mostrare come gli archivi, da sempre considerati luoghi noiosi e polverosi, siano invece preziosi scrigni, il cui tesoro altro non è che la storia.
L’inaugurazione della mostra è anche occasione per presentare il lavoro di riordino effettuato sull’archivio dell’Ente Morale Lascito Fascie Rossi, che trae origine proprio dal testamento olografo di Vincenzo Fascie e che ebbe il compito di amministrare il lascito. Un lavoro convogliato in una importante pubblicazione che restituisce il grande patrimonio che il cavaliere volle destinare a Sestri Levante e la ferma volontà che quanto donato fosse utilizzato per abbellire la città, creare strutture per far crescere l’economia, costruire luoghi dove potersi ritrovare per fare cultura, raccontare la storia cittadina, creare spazi dove poter studiare, leggere e condividere passioni e conoscere il mondo.
“Si conclude un anno importante e ricco di occasioni per riannodare i fili della memoria e scrivere interessanti pagine di storia recente della nostra città - il commento di Maria Elisa Bixio, assessora alle Politiche culturali del Comune di Sestri Levante - Un personaggio unico il Cavalier Vincenzo Fascie Rossi che con il suo lascito ha voluto, per sempre, imprimere il suo grande amore per Sestri Levante. Un pensiero concreto che diventa lungimiranza, quello del Cavaliere, che supera i confini del tempo, che parla di cultura, di importanti interventi sul territorio, di tutela e conservazione dei luoghi, di attenzione alle persone e alla socialità. Un concetto e un modo di concepire la città direi moderno con una visione a tutto tondo con un’attenta considerazione ai bisogni e ai progetti intravedendo, in un tempo lontano, il grande potenziale che la nostra città avrebbe successivamente espresso”.
“Tutto è nato dalla semplice idea di celebrare il centenario della morte del Cavaliere Fascie - spiega Marcello Massucco, amministratore di Mediaterraneo servizi - da qui il nostro staff ha iniziato un lungo e non proprio semplicissimo percorso di recupero e riordinamento dell'archivio personale del cavaliere in concomitanza con il riordino dell'archivio storico comunale. Un progetto ambizioso iniziato nel 2020 che oggi vede in questa mostra i suoi risultati. Da sestrese penso che la città debba molto alla figura del Cavaliere: oltre ad essere stato un notevole imprenditore della nostra storia senza il suo lascito Sestri Levante sarebbe molto diversa da quello che è oggi. Grazie a questa esposizione vi guideremo nello scoprire il perché”.
“Voltare le pagine di un archivio ancora inesplorato è sempre un momento emozionante - conclude Simona Bo, responsabile Sistema bibliotecario di Sestri Levante - e arrivare alla conclusione del lavoro di riordino non è da meno. Grazie alle notizie che emergono dai documenti possiamo conoscere un po' meglio la figura ancora poco nota di Vincenzo Fascie, un personaggio forse un poco eccentrico ma animato da un profondo amore verso Sestri Levante, tanto da dichiarare la città sua erede universale. I documenti portano alla luce anche l'importante lavoro svolto dall'Ente morale nel realizzare le volontà testamentarie di Fascie, contribuendo così a dare vita alla Sestri che tutt'oggi conosciamo. Le storie che emergono dalle carte sono la dimostrazione che gli archivi sono la memoria di una comunità intera, in questo caso quella sestrina, e che, proprio per questo, sono patrimonio di tutti ed è dovere di chi ha il privilegio di curarne la conservazione farli conoscere e valorizzarli, proprio come ha fatto e sta facendo l'Amministrazione comunale".
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