Snam e Confindustria lanciano market test per domanda di idrogeno
di Redazione
Le iniziative si inseriscono nel più ampio quadro di attività di Snam volte a supportare la transizione energetica del Paese
Snam, con il supporto di Confindustria, lancerà ufficialmente a partire dal 7 febbraio un market test sulla domanda di idrogeno in Italia e, in collaborazione con Eni, una raccolta di manifestazioni di interesse non vincolanti per il trasporto e lo stoccaggio di CO2 presso il sito di Ravenna, nell’ambito del progetto di carbon capture and storage (CCS) lanciato nei mesi scorsi.
Le iniziative si inseriscono nel più ampio quadro di attività di Snam volte a supportare la transizione energetica del Paese. La sinergia con Confindustria consentirà di individuare e approfondire con le diverse realtà manifatturiere ed energivore associate due mercati strategici per il perseguimento degli obiettivi di decarbonizzazione italiani ed europei. Le informazioni raccolte saranno, pertanto, rese disponibili alle Istituzioni coinvolte nella definizione del quadro normativo e regolatorio di riferimento, e costituiranno un importante riferimento per pianificare lo sviluppo delle filiere dell’idrogeno e della CCS in Italia.
“In uno scenario energetico come quello attuale, sicurezza e transizione energetica sono due lati di una stessa medaglia. Snam, oltre a garantire forniture continue di energia, è impegnata quotidianamente nello sviluppo di un sistema italiano ed europeo che traguardi il trasporto di molecole decarbonizzate”, ha commentato Piero Ercoli, Executive Director Decarbonization di Snam. “Con il lancio del market test dedicato all’idrogeno e della raccolta di manifestazioni di interesse per il progetto CCS di Ravenna, vogliamo confermare il ruolo centrale di Snam nel facilitare il raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione del Paese tenendo in considerazione le caratteristiche del nostro tessuto industriale”.
“Gli eventi straordinari che si sono susseguiti negli ultimi anni hanno messo prepotentemente in risalto i temi dell’indipendenza strategica e della sicurezza energetica nazionale ed europea, rendendo indispensabile l’adozione di nuove soluzioni in grado di conciliare gli obiettivi di sostenibilità ambientale con quelli di politica industriale e di stabilità socioeconomica, ha aggiunto Raffaele Langella, direttore generale Confindustria. “La risposta a queste esigenze per il nostro Paese passa anche dalla costruzione di un mix energetico basato sulla complementarità di diverse soluzioni tecnologiche, compreso l’idrogeno rinnovabile e la CCS. Auspichiamo che questa iniziativa agevoli il percorso di transizione energetica facendo leva sugli investimenti in ricerca, per mettere a segno contemporaneamente tre diversi obiettivi: la decarbonizzazione, la competitività e la sicurezza degli approvvigionamenti”.
Per il raggiungimento dei target europei, la realizzazione di progetti di decarbonizzazione necessita di pragmatismo e sinergie fra gli operatori del comparto energetico, fondamentali per intercettare i bisogni reali del tessuto industriale, del trasporto e civile del territorio.
Entrambe le iniziative saranno presentate attraverso un webinar dedicato, che si svolgerà alle ore 11 del 7 febbraio e che si potrà seguire all’indirizzo https://snam-2024.ambientivirtuali.it/register.php.
Le attività termineranno il 5 aprile e i risultati verranno condivisi in forma aggregata entro il terzo trimestre del 2024.
In particolare, il market test dedicato all’idrogeno ha l’obiettivo di raccogliere dati e informazioni tecniche ed economiche per approfondire lo stato attuale e prospettico relativo al consumo e alla produzione, sia come vettore energetico che come materia prima. Tali informazioni serviranno a valutare inoltre il grado di allineamento del mercato con i target nazionali ed europei.
La raccolta di manifestazioni di interesse per il trasporto e lo stoccaggio di CO2 presso il sito di Ravenna è pensata con il fine di informare gli stakeholder circa il progetto Ravenna CCS sviluppato in joint venture paritetica da Eni, operatore, e Snam, raccogliendo alcuni dati di base sugli emettitori interessati e, in maniera non vincolante, il loro interesse per questa soluzione di decarbonizzazione. Sulla base dei dati raccolti, che si andranno ad aggiungere a quanto già disponibile, Eni e Snam potranno ottimizzare lo sviluppo del progetto, con particolare focus sulle modalità e soluzioni di trasporto della CO2.
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