Sos incidenti stradali: venerdì il giorno nero, le 12 e le 19 le ore più a rischio
di Redazione
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L'Osservatorio della prefettura: numero morti stabili. La prevenzione? Con velox fissi e rotatorie
Il numero delle vittime degli incidenti stradali negli ultimi tre anni rimane più o meno stabile, a Genova, come negli altri comuni della provincia, e in autostrada dove l'anno scorso però c'è stato un picco per i 43 decessi del ponte Morandi, un'eccezione, per questo esclusa dalle statistiche.
E' emerso dallo studio sull'"incidentalità" svolto per conto dell' "Osservatorio permanente per il monitoraggio incidenti stradali" dalla Stradale di Genova insieme agli agenti delle polizia locale e i carabinieri degli altri comuni della provincia.
L'analisi svela che il giorno più pericoloso della settimana è il venerdì mentre gli orari più a rischio sono quelli in cui i cittadini tornano a casa, alle 12 e alle 19.
Nel sottolineare che il numero dei decessi non è salito, lo studio suggerisce le strategie di intervento per abbassare il numero di sinistri: primo fra tutti tutelare maggiormente i pedoni, le vittime più esposte agli incidenti, con i motociclisti. Dunque prestare più attenzione e rendere più visibili gli attraversamenti pedonali. Eppoi più controlli con i telelaser e i velox fissi, che dove sono stati installati, ad esempio a Bogliasco e in alcuni comuni del Golfo Paradiso, hanno fatto scendere drasticamente il numero dei sinistri.
Altro modo per fare rallentare auto e moto sono le rotatorie, che possono anche non piacere a tutti, ma pare che siano uno dei pochi stratagemmi per costringere a non correre troppo.
Le statische della sezione infortunistica della polizia locale di Genova dicono che l'anno scorso nelle strade del capoluogo ci sono stati 25 morti causati da incidenti stradali. Numeri bassi invece per l'autostrada dove, Morandi a parte, sono decedute solo 3 persone. Bilancio non molto divers nel 2017: 21 decessi a Genova e 2 sulle autostrade della provincia.
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