Spezia, Gotti in vista del Napoli: "Nove giocatori out, sono tanti. Maldini? Ha alti e bassi"
di Filippo Serio
Il tecnico bianconero prima del match al Picco: "Shomurodov non gioca da tanto ma già ci sta dando tanto."
"Il Napoli ci ha dato l'impressione di essere forte. Tutti i giocatori sono al posto giusto, si sono creati meccanismi belli, è bello vederli giocare. Ci sono alchimie emotive che vanno a premiare un percorso di lavoro. Detto ciò, noi ci presentiamo in questo particolare momento del campionato. Non abbiamo nove giocatori, Nzola, Bastoni, Gyasi, Ekdal, Holm, Kovalenko, Sala, Moutinho. Una mancanza. Una o due mancanze le sopperisci, nove sono tante. È un momento così, in una situazione positiva all'improvviso ci ritroviamo a gestire questo frangente. La partita con il Napoli è da affrontare al massimo delle nostre possibilità. Andremo in campo e daremo tutto, se il Napoli sarà più bravo di noi gli diremo bravi, ma intanto mettiamo in campo tutto. Dobbiamo pensare di gara in gara e in un percorso". Così mister Luca Gotti alla vigilia del difficilissimo match che aspetta lo Spezia al Picco contro il Napoli.
Mercato? "Il direttore ne ha parlato ieri e ha spiegato la ratio che c'è dietro. Aiuta la squadra nell'immediato e costruisce un percorso nel tempo. Il mio compito è fare in modo che da oggi a quel tempo si riesca ad essere coerenti. Muovendo tanti giocatori e con le mancanze che abbiamo, qualcosa va ripensato. Il mercato non ti porta a soddisfare completamente le esigenze, non hai alternative in campo come avresti voluto e non riproduci le linee di gioco con caratteristiche diverse da parte dei giocatori. Vanno ricreati nuovi equilibri e cercheremo di fare il meglio possibile. Il fatto che la società faccia uno sforzo e arrivi Shomurodov è significativo per il percorso di questo club".
Su Shomurodov: "Non gioca da un po' di tempo, ma si è presentato in buone condizioni. Ha lavorato bene dov'era, si è presentato benissimo, molto sorridente e disponibile. A volte capita che arrivi qualcuno da una grande squadra e non sia contento, invece ci sta dando tanto".
Su Holm e Krollis: "Holm è in questa situazione in cui non sta bene. In una situazione in cui la squadra era normale non avrebbe giocato a Roma e Bologna. Non sta bene, ha una problematica che deriva dalla pubalgia e lo stiamo gestendo. Questa settimana gli abbiamo dato dei giorni di riposo per consentire di averlo al meglio ma, come me, è un po' sofferente". Per valutare Krollis concretamente, dobbiamo pensare che è stato fermo un mese e mezzo. Ha saltato un paio di allenamenti, è arrivato da dieci giorni ed è come se fosse al 10 di luglio. Viene da un altro mondo, dalla Lettonia, ora è a Spezia e ascolta una lingua aliena, provando a capire cosa gli chiediamo. Questo è il suo momento, da lui ora possiamo aspettarci questo. Aveva una distorsione ma si è risolta. Abbiamo nove giocatori fuori, ci chiediamo cosa stiamo sbagliando perché qualcosa non torna. Ma sono 2-3 infortuni diversi, fisiologici in questo momento del campionato. Uno ha l'ernia, uno si è fratturato, uno ha la pubalgia... la situazione è questa".
Su Verde e Daniel Maldini "Non so se lunedì o martedì, quando mi hanno portato i giornali, e ho letto che Verde forse sarebbe potuto partire, è stata una coltellata. Dal primo giorno di ritiro manifesto al ragazzo stima e attenzione, che lo aspetto. Sono capitate diverse cose, lui è stato male, e l'ultimo giorno di mercato leggere queste cose mi ha dato fastidio. Ho saputo che le cose non sono andate esattamente così e che le cose sono state gestite in maniera non esattamente lineare e la realtà è stata trasmessa in maniera diversa. Per il resto, non vedo l'ora che Daniele sia il Daniele che qui avete visto spesso nello scorso campionato. A Bologna è subentrato, dopo due partite da titolare. Il caso lo stiamo facendo noi e per la realtà delle cose mi fa incazzare". Maldini ha alti e bassi, dovuti a caratteristiche del ragazzo. Come Verde, ha qualità e talento, e deve essere lasciato libero di esprimersi. Deve essere aiutato in fase difensiva, deve ricevere palla in un certo modo... non sempre possiamo creare il guanto perfetto attorno alla nostra mano, il nostro compito è aiutarci a risolvere i problemi. Sono ragazzi, Maldini e Verde, bravi, molto sensibili, che fin troppo si sentono addosso gli aspetti emotivi delle cose. Il fatto che una giocata riesce, che c'è il fischio in più... incide più del dovuto su di loro. In questo momento entrambi sono limitati da loro stessi, il mio compito è quello di alleggerire la pressione e fargli giocare a calcio".
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