Strage di Mosca: Viminale rafforza vigilanza su sinagoghe, stazioni, aeroporti e sedi diplomatiche
di Redazione
Attenzione anche al consolato della Russia di Genova, che si trova a Nervi poco distante dalla passeggiata Anita Garibaldi
Vigilanza rafforzata anche a Genova alla sinagoga di via Bertora, alle stazioni ferroviarie Principe e Brignole, all'aeroporto e alle sedi consolari, in particolare a quella della Russia ubicata a Nervi.
È stato infatti disposto dal Viminale un ulteriore innalzamento delle misure di sicurezza su una serie di luoghi sensibili, a seguito dell'attentato avvenuto a Mosca dove un gruppo di uomini armati ha fatto irruzione in una sala da concerti aprendo il fuoco sugli spettatori e provocando oltre 140 morti.
Particolare attenzione viene dedicata a luoghi di preghiera, in particolare sinagoghe, ambasciate e hub principali dei trasporti come stazioni e aeroporti.
L'attenzione era già alta, anzi come dicono gli addetti ai lavori, il sistema di sicurezza e protezione del nostro Paese era a livelli di 'massima attenzione'. Dopo i due conflitti che infiammano parti del mondo non così lontane dall'Italia, e anche in occasione delle molte manifestazioni che nei mesi si sono succedute, per gli oltre 28mila obiettivi ritenuti sensibili era stato rafforzato il dispositivo delle misure di sicurezza. Ma ieri sera, e via via con il passare delle ore e la consapevolezza che a Mosca si è trattato di un atto terroristico, il Viminale ha disposto un ulteriore innalzamento delle misure di sicurezza su una serie di luoghi sensibili. Dopo le immagini che hanno fatto il giro del mondo di un gruppo di uomini armati che fa irruzione in una sala da concerti aprendo il fuoco sugli spettatori facendo una carneficina, anche in Italia è scattata l'allerta terrorismo. Naturalmente una particolare attenzione viene dedicata, nel mettere a punto il dispositivo, a luoghi di preghiera, in particolare sinagoghe, ambasciate e hub principali dei trasporti come stazioni e aeroporti.
Sotto i riflettori ci sono quindi una serie di obiettivi sensibili già presidiati o comunque tenuti sotto controllo dagli uomini delle forze dell'ordine. Per questo, si apprende da fonti del Viminale, lunedì mattina al Viminale ci sarà una riunione del Comitato nazionale per l'ordine e la sicurezza pubblica dedicata ad una analisi della situazione dopo il sanguinario attacco a Mosca. Un attacco che lo stesso ministro dell'interno Matteo Piantedosi ha condannato con forza. "Una ferma condanna per il sanguinoso attacco terroristico che ha colpito la città di Mosca. L'orrore di una violenza folle si è abbattuta su centinaia di civili, con un tragico bilancio che vede tra le molte vittime innocenti anche dei bambini. Alle famiglie di chi ha perso la vita e a coloro che sono rimasti feriti a causa del vile agguato va la mia commossa vicinanza", ha detto il ministro. In settimana si era già riunito il comitato nazionale per decidere le misure in vista della settimana santa e delle festività di Pasqua. In quella sede il ministro Piantedosi aveva già evidenziato la necessità di mantenere alta l'attenzione proprio in occasione delle festività, dove in effetti sono previsti particolari affollamenti in diversi luoghi e città turistiche.
Il dispositivo di prevenzione, dell'intelligence e delle forze dell'ordine, del resto non è mai stato abbassato, anzi è stato rafforzato dopo l'attacco di Hamas a Israele il 7 ottobre. L'attentato sanguinario in una sala da concerti a Mosca ha dunque ulteriormente incentivato la necessità di mantenere la guardia alta a protezione di obiettivi sensibili. Obiettivi già sotto tutela anche alla luce di quanto avviene nel resto dell'Europa dove nel corso dei mesi passati, ad esempio, sono stati fermati presunti uomini di Hamas che preparavano attacchi in Germania. In Italia è stato più volte ribadito che non ci sono segnali su concrete progettazioni di azioni violente, ma l'antiterrorismo, così come l'intelligence, sorveglia gli ambienti più a rischio con un continuo monitoraggio anche negli istituti penitenziari e sul web. Una attenzione massima scattata anche all'indomani della presunta rivendicazione del lancio delle due bottiglie molotov contro il consolato Usa a Firenze della notte tra il 31 gennaio e l'1 febbraio. Un filmato di due minuti con un messaggio in arabo e i sottotitoli in italiano, fatto arrivare in alcune redazioni giornalistiche.
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