Teatro Nazionale, le nuove misure della Scuola di Recitazione
di Redazione
Le lezioni online di maggio e giugno per 10 ragazze e 7 ragazzi selezionati tra centinaia di aspiranti
Visto il protrarsi delle misure di distanziamento sociale per l’emergenza Covid19, anche la Scuola di Recitazione del Teatro Nazionale di Genova ha dato il via a una serie di lezioni online, che nei mesi di maggio e giugno coinvolgeranno gli allievi del Corso Biennale di Alta Formazione per Attori. Le dieci ragazze e i sette ragazzi, selezionati tra oltre 330 candidati provenienti da tutta l’Italia, avevano preso parte all’inaugurazione del nuovo anno accademico appena prima dell’inizio del lockdown. Adesso potranno fare lezione dalle proprie case (da Roma, Brescia, Napoli, Ferrara, Bari o Genova stessa) insieme agli insegnanti della Scuola, anche se solo sulla parte più teorica del percorso di formazione previsto.
“Come diceva il grande Louis Jouvet, l’attore pensa con il corpo. Quindi insegnare recitazione online è un paradosso insanabile, perché l’attore ha assoluto bisogno del suo corpo per comprendere qualcosa di sé e del mondo”, commenta il regista Marco Sciaccaluga a cui è affidata la direzione didattica della Scuola, che in condizioni normali prevede continui scambi tra aula e palcoscenico. “Le lezioni che stiamo facendo parleranno solo alla mente dei ragazzi, ma è un modo di tenere viva la meraviglia e lo stupore dell’innocenza di chi sta entrando in questo mestiere, oltre che il rapporto che avevamo appena iniziato a instaurare con loro. Questa iniziativa contiene una forte speranza e una grande scommessa di futuro”.
Le lezioni verteranno sulla figura dell’attore, sui diversi tipi di teatro, sulla letteratura teatrale, ma ci saranno anche momenti dedicati al solfeggio e alla metrica. Nelle prossime settimane si alterneranno come docenti Giorgio Gallione, Andrea Porcheddu, Renzo Trotta, Anna Laura Messeri, Silvia Piccollo, lo stesso Marco Sciaccaluga e il Direttore del Teatro Nazionale di Genova, Davide Livermore, che afferma: “Dobbiamo insegnare agli artisti ad avere la creatività per modificare la realtà. È uno dei grandi impegni che l’arte porta con sé ed è per questo che non ci fermiamo e cerchiamo di fare lezione in tutti i modi possibili, perché crediamo che la formazione dei giovani artisti sia fondamentale, soprattutto in un momento come questo: forse il mondo non tornerà più come l’avevamo conosciuto, ma è una grande occasione per fare un’apertura nella nostra testa e creare ciò che desideriamo per noi, per la gente, per il pianeta nei prossimi tempi. La Scuola deve educare persone così”.
Riconosciuta come un’eccellenza a livello nazionale, la Scuola di Recitazione del Teatro di Genova vanta una lunga tradizione, che risale agli anni ’60 e si è consolidata negli anni ’80, formando centinaia di attori e registi (tra i tanti Maurizio Crozza, Ugo Dighero, Tullio Solenghi, Elisabetta Pozzi, Valerio Binasco, Fausto Paravidino, Filippo Dini, Luca Bizzarri, Paolo Kessisoglu, Maurizio Lastrico). Intitolata dal 2013 a Mariangela Melato, la Scuola è strutturata in un Corso biennale di Alta Formazione per Attore e un Master della durata di un anno, entrambi a frequenza gratuita.
L’attività formativa del Teatro Nazionale di Genova è sostenuta da MIBACT, Comune di Genova, Regione Liguria e Banco BPM, che da diverse stagioni offre un prezioso contributo alla Scuola di Recitazione nell’ambito di un progetto ad ampio raggio per la diffusione della cultura sul territorio, in particolare nei confronti delle nuove generazioni.
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