The Ocean Race, la flotta supera Point Nemo: ora rotta su Capo Horn
di Edoardo Cozza
La flotta di The Ocean Race ha superato Point Nemo, lasciandosi alle spalle il luogo più remoto e isolato degli oceani. Tutte e quattro le barche hanno superato il waypoint nell'arco di 23 minuti e, al comando della flotta, Team Malizia ha preceduto Team Holcim PRB per soli 30 secondi. Una vicinanza incredibile e imprevedibile. Non è quello che la maggior parte degli appassionati si aspettava di vedere dopo 23 giorni e 9.000 miglia di regata. E non è nemmeno quello che si aspettavano i velisti.
"Questa mattina abbiamo vissuto un momento importante di questa navigazione nell'Oceano Pacifico, quando abbiamo superato Point Nemo", ha dichiarato Will Harris di Team Malizia. "È fondamentalmente il punto più remoto dell'oceano, il più lontano dalla terraferma. In realtà si trova a circa 200 miglia a nord rispetto a noi (ma questo è il momento in cui ci avviciniamo di più)... Ci aspettavamo di essere un po' più isolati qui, ma è così che va la regata".
La vista da Biotherm era simile, ma ha evocato forti ricordi allo skipper Paul Meilhat. "Abbiamo appena superato Point Nemo", ha detto Meilhat. "Mi ricorda il Vendee Globe del 2016... Ero in terza posizione in questa zona quando ho rotto il pistone idraulico della chiglia, il che mi ha costretto al ritiro dalla regata. È stato piuttosto difficile raggiungere un luogo sicuro perché è il punto più lontano dalla terra... Ma abbiamo trovato una soluzione su un'isola della Polinesia francese. Mi ci sono voluti circa 8 giorni per arrivarci. Quindi non è un bel ricordo per me, però ora lo stiamo attraversando di nuovo e ci stiamo dirigendo verso Capo Horn, che è a circa 5 giorni di distanza".
Flotta compatta, insomma: il distacco in classifica dal primo al quarto è inferiore alle 10 miglia. Le barche hanno superato il punto più settentrionale della zona di esclusione dei ghiacci e ora stanno ricominciando a strambare verso sud. Tra questo punto e Capo Horn è necessario trovare il giusto equilibrio, misurando rischi e benefici. Da dietro si sta avvicinando un fronte freddo con venti più forti e mare grosso. L'impatto sarà più pesante più a sud. Il punto di forza sarà trovare il massimo vento con un mare relativamente meno marcato. A sud la distanza da Capo Horn è minore e i venti più forti, ma gestire le onde potrebbe rendere l'opzione nord la scelta migliore e più veloce.
L'arrivo a Capo Horn è prevista per domenica sera e la data di arrivo più probabile a Itajaí è il 1° aprile. In Brasile tornerà a bordo di 11th Hour Racing Team Francesca Clapcich. La velista italiana sarà protagonista delle tappe verso Newport e poi nella traversata atlsntiva verso Aahrus. Quindi la tappa dalla Danimarca all'Olanda e infine la Leg finale da L'Aja a Geonva con il Grand Finale che vedrà il capoluogo ligure protagonista assoluto con l'Ocean Live Park che sarà allestito nel Waterfront di Levante dal 24 giugno al 2 luglio con ingresso gratuito e una "ondata" di eventi e attività.
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