Troppi incidenti stradali per la fauna selvatica: a Savona arrivano dissuasori ottici e acustici
di Alessandro Bacci
Sensori in grado di propagare stimoli acustici all'avvicinarsi dell'animale e dissuasori elettronici capaci di emettere luci e suoni di disturbo
Un progetto che servirà a mitigare gli incidenti stradali causati dalla fauna selvatica. Lo ha ideato la Provincia di Savona: un intervento che prevede una spesa di 67mila euro finanziati dalla Regione. L'attenzione è rivolta soprattutto ai daini nella zona di Borghetto Santo Spirito, Toirano e Balestrino e caprioli e cinghiali nella Valle Bormida. "Può essere un progetto pilota da poter in futuro estendere in tutte le aree ove si ravvisano queste problematiche", spiega Luana Isella, consigliere delegato della Provincia.
Saranno utilizzate diverse apparecchiature sistemati nei trattati stradali a rischio: sensori elettronici in grado di propagare stimoli acustici all'avvicinarsi dell'animale selvatico e dissuasori elettronici capaci di emettere luci e suoni di disturbo degli animali che si attivano con le luci dei fari delle auto. "Tutte queste apparecchiature sono accompagnate da cartelli verticali informativi che avvisano l'automobilista di passaggio. Sono alimentati da un pannello fotovoltaico integrato e posseggono un sensore che viene attivato dalla luce dei fari dei veicoli in avvicinamento: il dispositivo si attiva tra tramonto e alba e per tutta la notte al sopraggiungere dei veicoli, mentre entra in stand-by in assenza di transito dei mezzi", si legge nella nota della Provincia di Savona.
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