Tursi, Pietro Piciocchi prende il timone: "Ecco le mie priorità per Genova"
di Matteo Cantile
Il vicesindaco sta per assumere la carica di facente funzioni e guiderà il Comune in un periodo di grandi progetti e sfide in vista delle elezioni
A breve gli saranno consegnate le chiavi della città: Pietro Piciocchi, vicesindaco di Genova, assumerà infatti la carica di facente funzioni, nel momento esatto in cui Marco Bucci sarà ufficialmente nominato presidente di regione Liguria e quindi decadrà automaticamente da Sindaco della città. Un ruolo per cui Piciocchi si è lungamente preparato, gestendo peraltro le partite economiche più importanti del capoluogo: un interregno che potrebbe poi preludere alla sua candidatura a Sindaco nelle elezioni amministrative che si terranno in primavera. Pietro Piciocchi riceve Telenord nel suo ufficio.
Vicesindaco, avete già fatto un passaggio di consegne simbolico e ufficiale lei e Bucci?
No, non abbiamo fatto nessun passaggio simbolico anche perché siamo entrambi persone molto operative, ci vediamo e parliamo tutti i giorni, più volte al giorno, credo quindi che non sentiremo la necessità di un momento di questo tipo per assicurare la continuità dell'ente e di tutti i progetti che stiamo portando avanti in questa fase.
Resta il fatto che le cose da fare sono davvero tante e l'orizzonte di cui lei dispone è piuttosto breve: lei ha già fissato le sue priorità?
E' vero, il tempo sarà piuttosto breve ma si tratta di un'avventura sfidante: io chiederò il massimo dell'impegno a tutti i dipendenti del Comune e in particolare ai miei colleghi assessori. Le priorità sono certamente la continuità di tutti i nostri progetti, che non possono assolutamente rallentare e, anzi, dobbiamo imprimere alla nostra azione la massima accelerazione possibile. Vi è però un secondo tema che mi sta a cuore: dare il segnale a tutti i cittadini della nostra costante presenza in tutto il territorio comunale sui temi della quotidianità, le cose spicciole che le persone ci chiedono. Dalla manutenzione del verde alle buche, dalla manutenzione del verde alle transenne, ai marciapiedi fino al grande tema della sicurezza: io mi sto rendendo conto, girando la città, che in alcune zone questa sta diventando veramente la priorità, dal centro storico, a Sampierdarena e Sestri Ponente. Su questo aspetto io voglio che vengano elaborati immediatamente dei piani operativi e che si lavori tutti assieme, pancia a terra, e questo stesso impegno lo chiederò alle varie aziende del Comune.
Lei è noto per essere un amministratore vicino alla gente: lo ha dimostrato durante la grande crisi legata al crollo del Morandi, con la sua presenza costante in quella zona, e poi quando è stato necessario prendere accordi abitativi, famiglia per famiglia, nell'operazione di abbattimento della Diga di Begato. Sarà questa la sua cifra, da facente funzioni e, in prospettiva, da candidato Sindaco?
Il dialogo con le persone certamente mi piace, sia perché imparo sempre tante cose sia perché ritengo che un amministratore pubblico debba essere sempre in ascolto: quindi penso di non dover cambiare il mio atteggiamento e lo dico senza presunzione perché anche io ho i miei difetti e ne ho anche tanti. Una critica che è stata spesso rivolta, da alcuni gruppi, alla nostra amministrazione è quella di non ascoltare, di calare i progetti dall'alto: io credo che questa critica non sia giusta anche perché tutti i nostri progetti sono figli di proposte fatte in campagna elettorale su cui abbiamo chiesto la fiducia degli elettori nelle urne. Anche nell'attuazione dei progetti abbiamo sempre dato massima disponibilità all'ascolto e spesso abbiamo corretto dei dettagli progettuali proprio a seguito del confronto avvenuto con la cittadinanza. In ogni caso si può sempre fare meglio e io, se posso esprimere un desiderio, vorrei che quando si ricorderà l'operato della Giunta da me presieduta, che questa sia lunga o breve, si sottolinei questa cifra, un'amministrazione che ascolta e che fa. Ovviamente non un'amministrazione che si perde in chiacchiere, perché spesso l'ascolto viene malinteso in questo senso: si ascolta, poi si decide e infine si fa.
Primo atto della sua amministrazione sarà quello di sostituire Matteo Campora, eletto in Regione: sarà l'unico movimento o ce ne saranno altri?
Sostituire Campora non sarà una cosa facile, viste le sue competenze, anzi colgo l'occasione per complimentarmi con lui per l'ottimo risultato conseguito e sono sicuro che darà un grande contributo in Regione:: Matteo ha deleghe importanti e sto già facendo molte riflessioni sulla sua sostituzione e mi sto confrontando con i partiti che mi stanno dando grande fiducia, la scelta sarà quindi collegiale. Peraltro devo ancora capire se avrò la possibilità di inserire in Giunta una sola persona oppure due: va tenuto presente che noi non perdiamo solo Campora ma anche il Sindaco Marco Bucci, quindi stiamo interloquendo con la Prefettura per capire se avrò la possibilità di inserire una seconda persona in sostituzione del primo cittadino, su questo sono molto fiducioso anche perché darebbe ancora più forza alla nostra squadra. Poi dovremo decidere come redistrubuire non solo le deleghe dell'assessore Campora ma anche le mie: io ho attualmente più di venti deleghe e sento la necessità di alleggerirmi per potermi dedicare ad alcuni ambiti particolarmente importanti come i Lavori pubblici e l'attuazione del Pnrr. Dopodiché parlerò con tutti i membri della Giunta per metterli nelle condizioni di dare il loro massimo nei mesi che mancano all'appuntamento elettorale: voglio capire come si sentono, come stanno vivendo questa sfida e quindi non escludo a priori di poter redistribuire ulteriormente anche le loro deleghe nell'esclusiva prospettiva di valorizzare al massimo tutte le persone che lavorano con me.
Davide Falteri, attualmente consigliere delegato, potrebbe essere la persona giusta per la sua Giunta?
In questo momento ovviamente non posso sbilanciarmi su singoli nomi, quindi ciò che dirò di Davide non significa che poi sarà nominato assessore: Falteri è una persona che ha lavorato molto bene e che giudico in maniera molto positiva, siamo andati in Brasile sulla parte economica e di internazionalizzazione e ha mostrato tutte le sue competenze. Ovviamente non è l'unica persona di valore, anzi, ce ne sono molte anche tra i consiglieri delegati di tutti i partiti. La scelta la faremo insieme ascoltando anche l'opinione del nuovo presidente di Regione.
Oltre ad amministrare il Comune in questo frangente le si sente il candidato in pectore del centrodestra per le prossime elezioni?
Questa è una domanda che dovete rivolgere ad altri: io per il momento so solo che devo traghettare il Comune in questi mesi e che devo fare delle cose a prescindere dalla campagna elettorale perché sono bisogni dei cittadini;: io sento nella mia coscienza il bisogno di servire i cittadini, questa è la mia causa e intendo rappresentare tutti i genovesi, qualunque sia la loro preferenza politica. Detto questo io sono onorato che ci siano importanti leader politici, Bucci ma non solo lui, che mi abbiano indicato come possibile candidato, io la mia disponibilità l'ho data e spero nei prossimi mesi di saper dimostrare di meritare la fiducia anzittutto dei cittadini genovesi che sono i miei primi interlocutori, poi tutte le scelte io le vivrò con quello stesso distacco con cui avevo vissuto l'ipotesi di essere candidato alla presidenza della Regione Liguria.
Chiunque sia il candidato, in ogni caso, la partita non sarà facile: a Genova alle Regionali non siete andati bene. E' riuscito a capire perché?
Non posso nascondere che il risultato non ci soddisfi ma penso anche che il distacco non sia incolmabile, a conti fatti sono circa 18mila voti: deve farci riflettere, piuttosto, il dato sull'affluenza e io sono convinto che ci siano molte persone che potremo riportare al voto, lavorerò molto in questa direzione. Penso anche che il voto di opinione e il senso di appartenenza politica possano condizionare il risultato di un'elezione regionale più di quanto non avvenga in Comune. Noi dobbiamo migliorare nell'attenzione sulle cose piccole, sul quotidiano: io ho poco tempo per lavorare ma cercherò di farlo al meglio. Inotlre io chiederò a me stesso e a tutti i colleghi di essere ancora più presenti su tutti i territori: mi dispiace quando sento dire qui l'amministrazione è assente, questo non deve accadere, noi passeremo al tappeto tutta la città e sono sicuro che sapremo dare il senso di un grande miglioramento.
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