Ucraina, primo mese di guerra. I russi lanciano bombe al fosforo, previste nuove sanzioni
di Redazione
Attacchi in diverse città, almeno quattro morti. Bocciata all'Onu una risoluzione russa sulla situazione umanitaria. Ma la Cina ha votato a favore. Biden al Consiglio Europeo
È passato un mese dall'inizio dell'invasione russa in Ucraina.
L'esercito russo continua a bombardare le città con missili e bombardamenti al fosforo. Almeno quattro morti. Colpite Severodonetsk, Lysychansk, Rubizhne, Kreminna, Novodruzhesk e Voevodivka.
Nella notte gli occupanti hanno distrutto un ponte chiave sul fiume Desna: si tratta di una rotta vitale tra Chernihiv e Kiev utilizzata per portare aiuti umanitari. Va in fiamme una foresta vicino alla centrale nucleare di Chernobyl.
Non passa intanto al Consiglio di Sicurezza dell'Onu la risoluzione di Mosca sulla situazione umanitaria (ma la Cina vota a favore).
Il presidente americano Biden è a Bruxelles: parteciperà al Consiglio europeo dopo il vertice Nato e la riunione dei leader del G7. Previste nuove sanzioni. La Casa Bianca prepara piani di emergenza nel caso la Russia usi armi nucleari, chimiche o biologiche.
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella condanna "l'ingiustificabile aggressione al popolo ucraino di cui si è resa responsabile la Federazione russa", che "ha fatto ripiombare il Continente europeo in un tempo di stragi, di distruzioni, di esodi forzati che fermamente intendevamo non avessero più a riprodursi dopo le tragiche vicende della Seconda guerra mondiale".
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