UniGe nel progetto Euclid: il supertelescopio 'cattura' un anello astronomico a 4,42 miliardi di anni luce dalla Terra
di Stefano Rissetto
L'innovativo strumento è stato progettato per creare una mappa 3D dettagliata dell'universo

Per chi ha poco tempo
1 Il telescopio Euclid ha rilevato un raro fenomeno astronomico
2 Un anello di luce circonda la galassia NGC 6505
3 Il fenomeno offre nuovi spunti per la mappatura 3D dell'universo
La notizia nel dettaglio
Un fenomeno astronomico eccezionale è stato osservato dal telescopio Euclid dell'Agenzia Spaziale Europea (ESA). Si tratta di un anello di Einstein, una rara struttura di luce che circonda la galassia NGC 6505, situata a 590 milioni di anni luce dalla Terra. Il fenomeno è stato reso possibile dalla distorsione della luce proveniente da una galassia molto più lontana, a 4,42 miliardi di anni luce, perfettamente allineata dietro la NGC 6505. Questo avvistamento, pubblicato sulla rivista Astronomy & Astrophysics, segna una pietra miliare nelle capacità del telescopio Euclid.
Anello di Einstein - L'anello di Einstein è il risultato di un fenomeno noto come lente gravitazionale, dove la gravità di una galassia in primo piano agisce da "lente" per distorcere la luce proveniente da una galassia molto più lontana. Questo tipo di fenomeno è estremamente raro e affascinante, poiché fornisce informazioni uniche sulla distribuzione della materia nell'universo.
Ricerca internazionale - Il risultato, frutto di un ampio team internazionale di astronomi guidato da Conor O'Riordan del Max Planck Institute per l'Astrofisica di Garching, evidenzia l'importanza delle missioni spaziali collaborative. L'Italia ha avuto un ruolo centrale nel progetto, con il coinvolgimento di numerose istituzioni scientifiche. Per l'Italia hanno partecipato alla ricerca l'Istituto Nazionale di Astrofisica, Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, Istituto per la Fisica Fondamentale dell'Universo, il Centro Nazionale di Ricerca in High Performance Computing, Big Data e Quantum Computing di Bologna, Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati di Trieste, Centro dell'Esa per l'osservazione della Terra (Esrin) di Frascati, Agenzia Spaziale Italiana e le Università di Bologna, Genova, Federico II di Napoli, Torino, Milano, Padova.
Capacità di Euclid - Questa scoperta è solo uno dei primi frutti delle straordinarie potenzialità di Euclid, il telescopio spaziale progettato per creare una mappa 3D dettagliata dell'universo. La missione, che ha l'obiettivo di esplorare la materia oscura e l'energia oscura, si prevede fornirà nuove e cruciali informazioni sulla struttura dell'universo. Euclid è diventato operativo a febbraio 2024, ma nei primi mesi intercorsi dopo il lancio avvenuto a luglio 2023 ha attraversato una fase di test durante la quale ha inviato alcune immagini alla Terra: è in una di queste che uno dei ricercatori ha individuato il sorprendente anello di Einstein. Questi particolari fenomeni costituiscono una miniera d'oro per gli astronomi: studiare i loro effetti può, infatti, aiutare a conoscere l'espansione dell'universo, così come a capire gli effetti delle invisibili materia ed energia oscura.
Rarità - "È veramente raro poter trovare una galassia relativamente prossima a noi, che agisca da lente gravitazionale forte", commenta Massimo Meneghetti, ricercatore dell'Inaf associato all'Infn, tra gli autori dello studio. "La formazione di anelli di Einstein completi come quello di NGC 6505 è un evento ancora più raro, perché richiede che la galassia lente e quella sorgente siano perfettamente allineate con il nostro telescopio. Per questi motivi - dice Meneghetti - non ci aspettiamo che Euclid osserverà molte lenti come questa: anche considerando la vasta area di cielo che verrà coperta nel corso della missione, ci aspettiamo di poterne scoprire 20 al massimo".
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