Unità mobile per la diagnostica e lo screening: il servizio di Asl 5 diventa effettivo
di Redazione
Dopo un primo periodo sperimentale, l'attività di prossimità si consolida in Riviera, Val di Vara e Val di Magra

LA SPEZIA - Prosegue l’impegno di ASL 5 per una sanità pubblica di prossimità. Dopo un primo periodo sperimentale diventa effettivo nel DSS 17 Riviera e Val di Vara e nel DSS 19 Val di Magra il servizio che utilizza un’unità mobile per la diagnostica specialistica e lo screening. Il mezzo, messo a disposizione della Croce Rossa Italiana – Comitato di La Spezia, è attrezzato con ecocardiografo, elettrocardiografo, spirometro e l’occorrente per eseguire esami rapidi con sistema POCT (Point of Care Testing).
È gestito da uno staff sanitario composto da un IFEC (Infermiere di Famiglia e Comunità) con lo specialista cardiologo o pneumologo che visita i pazienti su prenotazione CUP e che in questo modo possono fruire del servizio direttamente nella località di residenza invece che altrove. L’unità mobile, infatti, vuole essere un sistema alternativo al tradizionale ambulatorio, raggiunge le aree interne del territorio garantendo la presenza periodica di un medico e implementando i servizi di prossimità senza che il cittadino abbia bisogno di spostarsi.
Destinatari degli interventi sono tutti i cittadini residenti nel territorio di ASL 5, in prevalenza in quelli disagiati, zone spesso scarsamente abitate e con prevalenza da persone anziane (attualmente il servizio è attivo a Beverino, Riccò del Golfo, Zignago, Sesta Godano - Arcola, Vezzano Ligure) con particolare attenzione alle persone fragili, minori con disabilità, invisibili (rifugiati, profughi, homeless, etc..): categorie che per la presenza di malattie croniche e per le limitazioni più o meno importanti dell’autonomia, hanno difficoltà a doversi spostare per accedere alle prestazioni sanitarie di base, con impatto anche sul bilancio e l’organizzazione familiare, tanto da, in alcuni casi, rinunciare alle cure mediche.
Dichiarazione di Paolo Cavagnaro, Direttore Generale di ASL 5: “Questa attività di prossimità ci permette di portare anche nei comuni più disagiati, dove c’è una percentuale di anziani più alta, dei servizi essenziali come il cardiologo e lo pneumologo. L’obiettivo è quello di ampliare l’offerta degli attuali ambulatori e presidi di comunità creando, all’apertura della Case di Comunità, degli spoke più periferici nel territorio di competenza, che offrano anche servizi specialistici, tramite telemedicina, screening per la prevenzione e campagne vaccinali. In questo modo vengono erogate prestazioni di assistenza medica ed infermieristica in tempi brevi, con particolare attenzione ai cittadini fragili e cronici, evitando, per quanto possibile, accessi inappropriati nei PS e nei reparti di degenza ospedaliera. Portando, inoltre, le prestazioni specialistiche di professionisti sanitari a chi è arruolato nei percorsi di cronicità/fragilità, si potrà avere una ricaduta positiva sulle liste d’attesa, nonché rendere gli screening più vicini e fruibili, aumentandone l’adesione”.
Dichiarazione di Massimo Nicolò, Assessore alla Sanità Regione Liguria: “Questa unità mobile è uno strumento complementare, ma fondamentale per lo sviluppo della medicina territoriale grazie ad una serie di servizi, dall’elettrocardiogramma alla spirometria, che possono raggiungere capillarmente la cittadinanza anche nell’entroterra. Con questa unità mobile ci muoviamo, quindi, in base ai bisogni dei cittadini, e vicino a loro, utilizziamo al meglio tutte le risorse”.
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