Vaccini ai bimbi, i medici del Gaslini: "Genitori state tranquilli, fateglieli fare"
di Redazione
"Abbiamo cercato tutti insieme di dissipare i dubbi emersi tra i genitori, affinché ognuno di loro possa compiere una scelta informata e consapevole"
Le procedure da seguire per la vaccinazione dei bambini con maggiori fragilità, ad esempio in caso di allergie, diabete, intolleranze alimentari o asma, il rischio di complicanze gravi per i bambini in caso di contagio, l’opportunità di vaccinare oggi i più piccoli, e quelli che hanno già contratto il Covid, piuttosto che aspettare la validazione di nuovi vaccini, la necessità in futuro di una terza dose anche per i bambini, come comportarsi in caso di reazioni avverse lievi come febbre o mal di testa, le modalità di prenotazione, i rischi legati alla vaccinazione ravvicinata anche contro l’influenza, gli effetti a lungo termine dell’isolamento sociale sui bambini. Sono solo alcune delle domande poste dai genitori di bambini tra 5 e 11 anni a cui oggi hanno risposto gli esperti dell'Istituto Gaslini, dell'Ordine dei medici e i pediatri di libera scelta, nel corso dell’iniziativa “Vaccinazione anti Covid e bambini, dal Gaslini la parola ai medici” presso l’Aula Magna dell’ospedale pediatrico.
Un’iniziativa fortemente voluta da Regione Liguria nell’ambito della campagna vaccinale, nel giorno in cui in Liguria si sono aperte le vaccinazioni per i piccoli nella fascia 5-11 anni, con l’obiettivo di informare le famiglie e fornire loro tutti gli strumenti necessari per decidere in modo consapevole in merito alla vaccinazione dei bambini.
Per questo a rispondere alle domande delle famiglie sono stati i massimi esperti del Gaslini, che hanno affrontato in prima linea i lunghi mesi della pandemia da Covid-19, ovvero il Direttore Scientifico dell’Ospedale Piediatrico Gaslini Angelo Ravelli, il Responsabile UOC Malattie Infettive Elio Castagnola, il Responsabile del Centro di Allergologia Mariangela Tosca, insieme ai professionisti dell’Ordine dei Medici –Alessandro Bonsignore, Presidente Omceo Genova e Fromceo Liguria, Federico Pinacci, Vice Presidente Omceo Genova, Gianni Semprini, Pediatra e Consigliere Omceo Genova – e ai pediatri di libera scelta, primo e fondamentale punto di contatto tra le famiglie e il sistema sanitario regionale: Michele Fiore, segretario regionale ligure della Fimp (Federazione italiana medici pediatri) e Alessandro Giannattasio, segretario regionale della Federazione CIPe-SISPe-SINSPe.
“L’ospedale Gaslini anche oggi si è messo a disposizione delle famiglie, in sinergia con le istituzioni, con l’Ordine dei medici e con i pediatri di libera scelta – ha spiegato il professor Angelo Ravelli, Direttore Scientifico dell’Ospedale Pediatrico Giannina Gaslini -. Abbiamo cercato tutti insieme di dissipare i dubbi emersi tra i genitori, affinché ognuno di loro possa compiere una scelta informata e consapevole. Riteniamo fondamentale proteggere anche i bambini dal Covid-19. Sebbene i più piccoli sviluppino raramente forme gravi dell’infezione, la persistenza della pandemia determina limitazioni importante della loro vita di relazione, delle attività sportive e, soprattutto, della frequenza scolastica. Nei mesi scorsi abbiamo avuto modo di osservare le ripercussioni dell’isolamento sociale e della solitudine sulla sfera psichica, con l’insorgenza e il peggioramento di tante situazioni di disagio latente. I bambini sono anche a rischio di sviluppare complicanze rare, ma molto serie, del Covid. Dobbiamo fare attenzione, in particolare, alla sindrome infiammatoria sistemica dei bambini, definita con l’acronimo MIS-C, che rappresenta uno dei fenomeni più temibili emersi durante la pandemia di Covid: ha spesso decorso minaccioso e richiede una terapia aggressiva, basata sulla infusione di immunoglobuline endovena, corticosteroidi a dosaggio elevato e, nei casi più gravi, anakinra. Nella Regione Liguria la sua frequenza nella popolazione pediatrica è risultata da 5 a 10 volte più elevata di quella della tubercolosi e delle infezioni invasive da meningococco. Questa osservazione ha indotto a suggerire come la potenziale gravità della MIS-C e le sue possibili potenziali conseguenze a lungo termine, soprattutto a livello cardiaco, rappresentino, assieme all’utilità generale per interrompere la diffusione del contagio, valide ragioni per vaccinare contro il COVID-19 i bambini e gli adolescenti”.
Per garantire al più alto numero possibile di famiglie di ascoltare le risposte degli esperti, l’evento è stato trasmesso in diretta da diversi media della nostra regione, dalle televisioni locali alle testate giornalistiche on line, anche attraverso i loro canali social, oltre che attraverso le pagine Facebook di Regione Liguria e dell’Ospedale Gaslini.
“Ogni vaccinazione comporta quattro passaggi – hanno spiegato Gianni Semprini, Pediatra e Consigliere Omceo Genova; i pediatri di libera scelta dr. Michele Fiore, Segretario Regionale FIMP (Federazione italiana medici pediatri) Liguria: la raccomandazione, l’ascolto dei dubbi dei genitori - e le conseguenti adatte rassicurazioni - la somministrazione del vaccino stesso, l’osservazione delle eventuali reazioni nelle settimane successive. Su questi quattro passaggi il Pediatra di Libera Scelta è a disposizione del bambino, del ragazzo e dei suoi genitori. Questa è l’assistenza del territorio, assistenza che si basa sul rapporto di fiducia fra Pediatra e famiglia, sulla consapevolezza che c’è “qualcuno” che ti segue dal primo momento (raccomandazione alla vaccinazione) al dopo vaccinazione … in fondo, l’atto della somministrazione è un momento di questo percorso (forse, nemmeno il più importante). I Pediatri di Libera Scelta hanno fatto formazione professionale sulla vaccinazione già a partire dal gennaio 2021, aggiornandosi periodicamente in tutti questi mesi. I dubbi più frequentemente espressi dalle famiglie riguardano la sicurezza della vaccinazione. Ad oggi sono circa 5 milioni i bambini vaccinati (fra USA e Israele con una o due dosi); gli effetti collaterali più frequenti durano poche ore e sono dolore nel sito dell’iniezione, mal di testa, nausea e dolori a muscoli e articolazioni. Nei bambini tra 5 e 11 anni al momento non sembra essere collegata a problemi cardiaci (miocarditi e pericarditi). Infine, ci sentiamo di fare la seguente raccomandazione: al fine di evitare il rischio di gravi complicanze COVID-correlate, sia a breve che a lungo termine, il vaccino va assolutamente ancor più raccomandato per i bambini con patologie quali immunodeficienze, patologie oncologiche, cardiopatie, malattie renali croniche, malattie respiratorie croniche, quadri gravi di obesità, diabete di tipo 1 non adeguatamente controllato, trisomia 21 e patologie neuromuscolari”.
“Vaccinare i bambini per proteggerli, tutelando la loro salute fisica e psichica, i loro contatti sociali - ha spiegato Alessandro Giannattasio, segretario regionale della Federazione CIPe-SISPe-SINSPe -. Ma anche vaccinare i bambini per farli entrare di diritto nel 2022 nella popolazione vaccinata ed evitare le quarantene scolastiche e la DAD. La vaccinazione rappresenta quindi anche un atto d’amore per poter tornare a giocare coi coetanei ma anche coi nonni in serenità. Ma soprattutto perché tutti i dati, tutte le evidenze scientifiche ci dicono che è sicuro farlo.Il nostro compagno di viaggio sarà Capitan Vaccino. Un supereroe che rappresenta il vaccino stesso e che ci aiuterà non solo a sconfiggere la pandemia ma anche a far sentire i bambini dei piccoli supereroi al momento della vaccinazione stessa, rendendoli consapevoli di aver aiutato se stessi e gli altri”.
“La consapevolezza dell’importanza della pratica vaccinale - ha spiegato Alessandro Bonsignore, Presidente Omceo Genova e Fromceo Liguria - è uno degli aspetti cui, come Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, teniamo in particolar modo, perché qualsiasi trattamento sanitario deve essere il frutto di una condivisione Medico-Cittadino/Paziente. Tra i principi cardine di tale rapporto, infatti, vi sono quelli della capacità di ascolto, della autodeterminazione, della coscienza critica e dell’autonomia. Ciò vale ancora di più quando sia ha a che fare con la fascia di popolazione dei più piccoli, ai quali va riservata - da parte del Mondo Sanitario, unitamente ai loro genitori - una attenzione e una sensibilità particolare.
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