Vaccino anticovid in gravidanza, Ema: "Nessun aumento del rischio di complicazioni"
di Marco Innocenti
Lo studio è stato effettuato su 65mila donne in diverse fasi della gravidanza: "Non è stata rilevata nemmeno differenza nell'efficacia del vaccino"
"Gli ultimi dati sulla sicurezza forniscono rassicurazioni sull'uso di vaccini mRna per il Covid-19 durante la gravidanza". Lo ribadisce l'Agenzia Europea del Farmaco in una nota. La task force dell'Ema evidenzia in particolare la crescente evidenza che i vaccini a mRna "non causano complicazioni di gravidanza per le donne in gravidanza e i loro bambini". La revisione dettagliata effettuata di diversi studi che hanno coinvolto circa 65.000 gravidanze in diverse fasi "non ha trovato alcun segno di un aumento del rischio di complicazioni di gravidanza, aborti spontanei, parto prematuro o effetti negativi nei bambini non ancora nati dopo la vaccinazione mRna".
Gli studi hanno anche dimostrato che i vaccini Covid-19 sono tanto efficaci nel ridurre il rischio di ospedalizzazione e morte nelle persone in gravidanza quanto nelle persone non incinte, aggiunge l'Ema. Gli effetti collaterali più comuni dei vaccini nelle persone in stato di gravidanza corrispondono anche a quelli della popolazione complessiva vaccinata. Essi comprendono dolore al sito di iniezione, stanchezza, mal di testa, arrossamento e gonfiore al sito di iniezione, dolore muscolare e brividi.
Questi effetti sono generalmente lievi o moderati e migliorano entro pochi giorni dalla vaccinazione. Poichè finora la gravidanza è stata associata ad un rischio più elevato di Covid-19 grave, in particolare nel secondo e terzo trimestre, le donne che sono incinte o potrebbero rimanere incinte nel prossimo futuro sono incoraggiate a vaccinarsi in linea con le raccomandazioni nazionali, aggiunge quindi l'Agenzia Europea del Farmaco. L'esame delle prove del mondo reale suggerisce che "i benefici di ricevere i vaccini mRna Covid-19 durante la gravidanza superano ogni possibile rischio per le donne incinte e i bambini non ancora nati", afferma anche l'Ema.
Contro il Covid "potrebbe essere desiderabile sincronizzare le vaccinazioni con l'arrivo della stagione fredda in modo simile a quanto fatto per l'influenza - ha detto poi Marco Cavaleri, capo strategia vaccinale di Ema - in modo da aumentare la risposta anticorpale proprio nel momento in cui è maggiormente necessario".
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