Varazze, la procura di Savona indaga sui rimborsi per la mareggiata del 2018
di Redazione
All'inchiesta partecipa anche l'antimafia di Genova. Rilevate presunte irregolarità nelle richieste di risarcimento presentate dai balneari
La procura di Savona e la Direzione investigativa antimafia di Genova stanno indagando su una serie di richieste di risarcimento per danni inesistenti o "gonfiati" presentate da diversi stabilimenti balneari di Varazze per le mareggiate che nel 2018 hanno colpito la Liguria.
L'ipotesi di reato è di truffa ai danni dello Stato; al momento il fascicolo della procura è a carico di ignoti, ma si sospetta un qualche coinvolgimento della criminalità organizzata.
Il 20 ottobre la Dia di Genova ha acquisito documenti presso la Camera di commercio di Savona e presso la sede della Protezione civile di Genova su provvedimento della procura per raccogliere informazioni sulla vicenda, ricostruire con precisione tutti i passaggi e individuare chi ha seguito gli iter burocratici delle richieste di risarcimento nell'area di Varazze.
A maggio dell'anno scorso erano partiti i bandi per chiedere i risarcimenti. Potevano presentare domanda le imprese che avevano trasmesso alla Camera di commercio il modello AE, nei termini di legge. Erano due le misure di intervento a disposizione delle imprese: quello di Misura 1 con un contributo massimo di 20 mila euro e quello di Misura 2 per un contributo massimo di 450 mila euro. I danni stimati a Varazze nel 2018 ammontavano a 1,2 milioni di euro.
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