Ventimiglia: "droga del combattente" in 178 pastiglie scoperta dal cane GdF Hura, arrestato rome
di Redazione
Il tramadolo è un oppiaceo utilizzato anche dai terroristi dell'Isis per il suo effetto euforico
Centosettantotto pastiglie di tramadolo, contenute in sei confezioni, sono state sequestrate dai militari della Guardia di Finanza al casello autostradale di Ventimiglia.
Arrestato il trafficante, un uomo romeno, che viaggiava su un autobus partito da Parigi e diretto a Firenze, e nella cui valigia, tra indumenti e oggetti personali, era nascosta quella che è comunemente conosciuta come la "droga del combattente": un oppiaceo utilizzato anche dai terroristi dell'Isis per il suo effetto euforico. L'uomo non aveva ricette mediche né documentazione relativa alla tracciabilità del pagamento che giustificasse la presenza dell'oppiaceo.
A scovare le pastiglie è stato il fiuto di Hura, un pastore tedesco femmina in servizio presso l'unità cinofila della Guardia di Finanza di Ventimiglia. I fatti sono avvenuti lo scorso 7 giugno, ma la notizia trapela soltanto ora. E' la prima volta che al confine italo-francese i finanzieri sequestrano pastiglie di tramadolo, un farmaco che, in medicina, è utilizzato come antidolorifico, ma visto il basso costo sta dilagando come droga tanto che nel 2022 il ministero della Salute lo ha inserito nella tabella delle sostanze stupefacenti e psicotrope.
I finanzieri hanno sequestrato anche due telefoni cellulari che saranno esaminati al fine di acquisire informazioni utili per ricostruire il sostrato criminale.
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