Ventimiglia: "Il viaggio di Magellano" e "Il Latino in tasca" il 24 luglio all'Albintimilium Theatrum fEst
di Redazione
Il racconto della circumnavigazione del globo sarà preceduto da pillole di saggezza in Latino
Il quarto Albintimilium Theatrum fEst prosegue mercoledì 24 luglio 2024 a Ventimiglia, nell’Area Archeologica di Nervia, con lo spettacolo “Il viaggio di Magellano” con Roberto Alinghieri e le musiche eseguite dal vivo da Gloria Clemente (piano e voce) e Davide Sinigaglia (percussioni e voce), preceduto da “Il Latino in tasca live”, un’ora di latino per tutti con Stella Tramontana. Il festival, ideato e diretto da Sergio Maifredi per Teatro Pubblico Ligure, Palazzo Reale di Genova, STAR – Sistema Teatri Antichi Romani, è realizzato con il sostegno del Ministero della Cultura, il contributo della Provincia di Imperia e del Comune di Ventimiglia, in collaborazione con l’Area Archeologica di Nervia. Fa parte della seconda edizione del progetto “Parole antiche per pensieri nuovi/Il viaggio” di Palazzo Reale e Teatro Pubblico Ligure, sostenuto da Ministero della Cultura, Regione Liguria, con il patrocinio di Rai Liguria. Media partnership di Rai Cultura e di Tgr Liguria. Inoltre, nel 2024 il Festival di Ventimiglia diventa inoltre un Festival partecipativo sostenuto da un’apposita linea di finanziamento di Compagnia di San Paolo e la consueta programmazione viene arricchita da un percorso fatto insieme ad associazioni del territorio prima, durante e dopo gli spettacoli, chiamato ATPE - Albintimilium Theatrum Participandum (f)Est. Saranno direttamente coinvolti nel Festival molti cittadini, in particolare i più vulnerabili e coloro che hanno meno occasioni di partecipare alla vita culturale del territorio; essi potranno riflettere sulle tematiche proposte dagli spettacoli in calendario, avranno modo di costruire e veicolare insieme agli artisti messaggi sul tema del viaggio e di portare un loro contributo di visione e di speranza per la città e il suo futuro.
Alle ore 21, il teatro romano (corso Genova 134) ospita lo spettacolo “Il viaggio di Magellano”, nuova produzione di Teatro Pubblico Ligure ideata e diretta da Sergio Maifredi, in cui l’attore Roberto Alinghieri è accompagnato sul palco dai musicisti Gloria Clemente (piano e voce) e Davide Sinigaglia (percussioni e voce). Attraverso la narrazione di Alinghieri, le parole di Antonio Pigafetta, biografo e compagno di viaggio di Magellano e quelle di Stefan Zweig, massima autorità storica del viaggio del grande esploratore, ripercorriamo una delle più grandi avventure umane: la prima circumnavigazione del globo compiuta trar il 1519 e il 1522. Nel 1519 con cinque navi e duecentosessantacinque uomini il capitano portoghese partì dalla Spagna per raggiungere l’Oriente navigando verso Occidente ma era necessario scoprire un passaggio a sud del nuovo continente, dov’era appena sbarcato Cristoforo Colombo. I portoghesi non mostrarono interesse al suo progetto, convinti che la rotta lungo le coste africane fosse la via più rapida e sicura per raggiungere l’Estremo Oriente. Solo nel 1519 con l’appoggio di Carlo V, re di Spagna e imperatore, Magellano poté salpare per la sua spedizione. Puntò verso il SudAmerica e raggiunse lo stretto che poi avrebbe preso il suo nome il 21 ottobre 1520: per riuscire ad attraversarlo, battuto com’era da venti fortissimi, fu necessario un mese. Poi attraversò l’Oceano Pacifico e approdò nelle Filippine, dove morì in uno scontro con gli indigeni.
Nel 1522 solo la nave Victoria fece ritorno in Spagna con pochi superstiti. Dopo aver circumnavigato l’Africa era tornata in patria e aveva così compiuto il primo giro del mondo. La spedizione ideata da Magellano non aveva ottenuto risultati economici, perché la rotta seguita era troppo lunga e inutilizzabile per il traffico commerciale, ma aveva contribuito alla conoscenza di regioni ancora ignote e definitivamente dimostrato la sfericità della Terra. Tra i pochi superstiti c’era anche un italiano, il vicentino Antonio Pigafetta, che ha lasciato una preziosa relazione di questo viaggio.
Nei loro viaggi d’esplorazione oltreoceano gli europei scoprirono davvero un mondo nuovo: animali mai visti prima, una vegetazione fittissima e spaventosa, uomini e donne con usanze e abitudini completamente diverse dalle loro. Nelle sue descrizioni di Pigafetta si fondono stupore, paura, immaginazione e razionalità. Chiama oche i pinguini e lupi marini le foche per la loro voracità: “Hanno solamente due piedi appiccati al corpo, che somigliano a due mani con unghie piccole”. Racconta poi l’incontro con “un uomo di statura gigante, così grande che li nostri non gli arrivavano alla cintura”. Dopo averlo sfamato il capitano “gli presentò uno specchio grande d’acciaio, nel quale subito che vidde la sua figura, fu grandemente spaventato e saltò all’indietro, e nel saltare gittò tre o quattro delli nostri per terra”. Con le parole di Pigafetta e dello storico Stefan Zweig ripercorreremo una delle più straordinarie imprese umane.
Lo spettacolo è preceduto alle ore 19, nell’Antiquarium del Museo, dal “Latino in tasca live” con Stella Tramontana, un’ora di latino per tutti dedicata all’Otium. Non c'è da temere: non si tratterà di noiose e scolastiche lezioni di grammatica latina, bensì di pillole di saggezza, di viaggi fatti di parole alla scoperta di una lingua che può dirci ancora molto. Le originali lezioni di Stella Tramontana porteranno i partecipanti a riflettere e divertirsi. «Insieme – dichiara talentuosa e istrionica docente di greco e latino, oltre che scrittrice, attrice e sommelier – risponderemo a domande come: I sentimenti sono immortali? Quanti tipi di amore esistono nella lingua latina? Cosa c’entra Catullo con De Andrè? Dante con Battiato? E Virgilio con Lucio Dalla? Sapevate che per i romani il tempo libero era più importante del lavoro? E la siepe di Leopardi, ve la ricordate? Cosa c'entra lei con i miracoli? E poi lo sapevate che tradurre una lingua antica fa bene al cervello? E che il Kamasutra ha a che fare con le lingue antiche? E che la filosofia è nata da un uomo che si è meravigliato di fronte alla bellezza del mondo? Questo sarà un viaggio tra storia, cultura, lingua e letteratura: per avvicinarci, imparare, riflettere, e magari amare le lingue che studiamo a scuola. Per poi scoprire, forse con un moto di inaspettato stupore, che il latino, all’apparenza così antico, non è mai stato così moderno!». Ai numeri 010 8683173 cell. 348 2624922 e alla mail info@teatropubblicoligure.it è possibile prenotare solo “Il latino in tasca live”.
Il quarto Albintimilium Theatrul fEst si conclude il 7 agosto con “Il viaggio di Enea. Fuga da una città in fiamme” con Massimo Wertmüller, ideato e diretto da Sergio Maifredi con Teatro Pubblico Ligure.
Tutti gli aggiornamenti saranno pubblicati sui siti www.teatropubblicoligure.it e www.comune.ventimiglia.im.it
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