Vialli e Mancini: "Eravamo devoti alla causa Sampdoria, uno squadrone"
di Alessandro Bacci
I gemelli del gol ospiti da Fazio: "Il merito è del presidente Mantovani, che scelse dei professionisti e li coinvolse nella sua missione"
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"Quella Sampdoria era una squadra fortissima, in tutti i reparti. Dal portiere fino all'attaccante, eravamo uno squadrone. Il merito è del presidente Mantovani, che scelse dei professionisti e li coinvolse nella sua missione: noi eravamo devoti alla causa Sampdoria". Gianluca Vialli, ospite con Roberto Mancini a Che tempo che fa su Rai3, ricorda così la squadra che vinse lo scudetto 30 anni fa.
"Paolo Mantovani lo ha reso possibile, poi è merito anche di Borea, di Vujadin Boskov e l'ambiente che si era creato - ha detto a sua volta Mancini, che con l'attaccante formava allora la coppia dei 'gemelli del gol' -. Boskov è stato molto importante per la nostra crescita".
Vialli e Mancini hanno scritto insieme il libro "La bella stagione" per ricordare quei momenti, con i proventi che andranno a sostenere la "Gaslini Onlus". "L'abbiamo scritto anche perchè ogni scusa per stare insieme è buona - hanno spiegato -. Poi perchè abbiamo ritenuto che fosse opportuno dopo 30 anni mettere scritto un po' la nostra storia. Pensavamo ne valesse la pena".
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