Violenza sulle donne, Medusei: "Chiamate alle forze dell'ordine aumentate del 119%"
di Redazione
Il presidente del consiglio regionale della Liguria: "Oggi è una giornata di lutto, di dolore e di riflessione"
"Non ci sarà piena civiltà fino a quando una sola donna vivrà ancora nella paura, nel dolore e nella sofferenza. Oggi e' una giornata di lutto, di dolore e di riflessione". Così il presidente del Consiglio regionale Gianmarco Medusei ricorda la 'Giornata Mondiale contro la violenza sulle donne' istituita dall'Assemblea generale dell'Onu nel 1999.
"La violenza contro la donna è uno dei delitti più odiosi perché sottende una profonda arretratezza della nostra società. E anche oggi, nella Giornata dedicata al riscatto, è stato compiuto un altro femminicidio in Veneto. Persiste dunque un pregiudizio primitivo; anzi i numeri dimostrano che proprio in Liguria il fenomeno ha radici più profonde e non ancora estirpate. Negli ultimi trent'anni, infatti, è calato il numero di omicidi dove la vittima è un uomo eppure restano drammaticamente immutati i casi dove a subire violenza sono una moglie, una fidanzata, una ex compagna, una madre, una figlia", prosegue ancora Medusei.
Il presidente sottolinea come il lockdown della primavera scorsa, che ha imposto una convivenza forzata all'interno delle famiglie, ha provocato una escalation delle aggressioni, "e le chiamate alle forze dell'ordine per liti in famiglia o per sospetti maltrattamenti sono aumentate del 119 per cento, perché nella maggior parte dei casi questa violenza nasce fra le pareti domestiche eppure, spesso, ne vengono sottovalutati i segnali premonitori".
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