Ztl, con il Cude i disabili potranno circolare più agevolmente anche in altre città
di Edoardo Cozza
La novità istituita dal ministero delle infrastrutture permetterà di muoversi nelle zone con divieti o limitazioni iscrivendosi a una piattaforma unica
Sarà più agevole per le persone con disabilità titolari di contrassegni per l’auto spostarsi su tutto il territorio nazionale e accedere nelle zone a traffico limitato e nelle strade o corsie dove vigono divieti o limitazioni.
Questo è possibile grazie all’istituzione presso il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili (Mims) di una piattaforma informatica, unica e nazionale, per il rilascio del Cude (contrassegno unico disabili europeo) che permette di circolare nelle Ztl e di usufruire degli spazi di sosta riservati. La Conferenza Unificata (Stato, Regioni e Enti locali) ha approvato lo schema di decreto ministeriale che è stato predisposto dal Mims, di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze e con il Ministero dell’Interno e dopo aver consultato le associazioni delle persone con disabilità. Sul provvedimento si è espresso favorevolmente anche il Garante per la protezione dei dati personali.
Attraverso la piattaforma, gli uffici comunali di ogni città italiana potranno verificare che la targa associata ad un contrassegno sia abilitata ad accedere nelle zone a traffico limitato. Attualmente l’accesso con il contrassegno è garantito nelle zone e nelle strade del solo Comune di residenza della persona titolare, mentre per circolare nelle zone a traffico limitato in altri Comuni è necessario richiedere prima l’autorizzazione oppure comunicare a posteriori di aver circolato in aree con limitazioni, per non incorrere in multe.
Inoltre, la persona titolare di contrassegno potrà comunicare direttamente alla piattaforma, in tempo reale attraverso un’app, eventuali nuove targhe di auto, diverse rispetto a quelle registrate, che in un determinato momento ha esigenza di utilizzare.
“Questo decreto è fondamentale per rimuovere ostacoli e procedure che ad oggi ancora rappresentano un limite alla circolazione delle persone con disabilità. Gli strumenti digitali – ha affermato il Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini – possono migliorare la vita dei cittadini ed è importante che la Pubblica amministrazione li utilizzi per semplificare e snellire pratiche e adempimenti. Con la piattaforma unica un cittadino diversamente abile non dovrà più preoccuparsi di chiedere l’autorizzazione a circolare nelle Ztl di Comuni diversi da quello di residenza, evitando così adempimenti ulteriori”.
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