Albenga, 33enne arrestato ieri in un'operazione antidroga muore in cella
di Redazione
Emanuel Scalabrin, recluso nella camera di sicurezza dei carabinieri in attesa del trasferimento a Marassi, è morto nel sonno. Esclusa l'ipotesi di violenze
Emanuel Scalabrin, un 33enne di Albenga arrestato ieri sera dai carabinieri nel corso di un'operazione antidroga, è deceduto nel sonno alle 11 di questa mattina mentre era nella camera di sicurezza della compagnia di Albenga, in attesa di essere portato nel carcere di Genova. Durante la notte era stato visitato due volte dalla guardia medica e dal pronto soccorso, perché aveva accusato dei malori, legati da quanto emerso all'astinenza da droga.
Sul posto sono intervenuti il magistrato di turno, Chiara Venturi, e il medico legale. Un primo esame della salma ha escluso qualsiasi segno di violenza. E' stato comunque aperto un fascicolo a carico di ignoti per omicidio colposo, come atto dovuto per effettuare l'autopsia, che dovrà stabilire le esatte cause della morte ed escludere omissioni nelle cure.
L'arresto di ieri, era emerso in precedenza, aveva riguardato due uomini e due donne e aveva portato al sequestro nel complesso di 143 grammi di droga, tra eroina e cocaina, oltre a quello di un fucile a canne mozze funzionante, rinvenuti tra la casa ad Albenga dell'uomo e della sua convivente di 37 anni, anch'essa arrestata, e un'altra abitazione nella loro disponibilità a Ceriale. Nel corso del blitz Scalabrin aveva cercato di scappare tentando di colpire i militari con calci e pugni ma era stato subito bloccato. Scalabrin era accusato di vari reati, dallo spaccio alla detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti alla detenzione abusiva di armi alterate.
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