Albenga, raccolgono 1,3 milioni con testamenti estorti ad anziani: due donne nei guai
di Marco Innocenti
Madre e figlia ai domiciliari con l'accusa di circonvenzione d'incapace: avrebbero indotto le anziane a nominare una di loro erede universale
Sono finite agli arresti domiciliari, madre e figlia, entrambe residenti nell'entroterra di Albenga, con l'accusa di circonvenzione di incapaci. A porre fine all'attività illecita delle due donne sono stati i finanzieri del comando provinciale di Savona, al termine dell'attività di indagine portata avanti dalla procura di Savona, su tre episodi simili nei quali le donne avrebbero estorto alle loro vittime di 1,3 milioni di euro.
Secondo l'accusa, le due donne, abusando dello stato di infermità o di deficienza psichica di un’anziana del paese, l'avrebbero indotta a redigere un testamento olografo con il quale designava quale erede universale il marito/padre delle stesse, e sarebbero riuscite a convincere anche altre due persone anziane a redigere un testamento olografo indicando quale beneficiaria proprio la più giovane delle due donne. Le vittime non erano legate da alcun vincolo di parentela e spesso si trattava di persone anziane e sole che, sofferenti e turbate anche da recenti lutti, apparivano del tutto vulnerabili.
Il provvedimento, emesso dal gip di Savona, pur non implicando responsabilità certe per le due donne, si è reso necessario per evitare la possibile reiterazione del reato, nonché di conservare le somme accumulate nel tempo dalle due donne, impedendone così la dispersione.
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