Albisola: le ceneri di don Maurizio Lisa, parroco per oltre mezzo secolo, tornate alla Stella Maris
di Redazione
Il parroco di Varazze don Claudio Doglio: "don Maurizio mi aveva nelle sue grazie. Ho un bel ricordo di ciò che abbiamo vissuto assieme"
Don Maurizio Lisa, parroco per quasi cinquant'anni nella frazione Capo, è "tornato a casa". Dal 30 giugno, nel venticinquesimo anniversario della scomparsa, le sue ceneri riposano infatti nella "sua" chiesa, Nostra Signora Stella Maris, accanto alle tombe di altri due sacerdoti che hanno fatto la storia di questa parrocchia: don Natale Leone e don Cesare Mascarino. Una soluzione invocata da tanti albisolesi che hanno saputo apprezzare lungimiranza e umanità di don Lisa, definito "burbero benefico", per decenni punto di riferimento nella realtà locale. Proprio dalla gente è partita la richiesta che le spoglie fossero tumulate ai piedi di Maria stella del mare.
Significativo il ricordo di don Claudio Doglio, oggi parroco a Varazze, il quale da giovane sacerdote collaborò per molti anni con don Lisa a Capo. "Stavo preparando l’esame di maturità quando sono entrato a far parte della Parrocchia Stella Maris - scrive sul libro "Maristella" - Da quel momento è diventata a tutti gli effetti la mia parrocchia. Molto preziosa è stata la vicinanza di don Maurizio, che mi ha accompagnato con autentico affetto paterno e per questo lo ricordo con grande stima e gratitudine".
"Diventato prete, il vescovo pensò di lasciarmi ad aiutare don Maurizio, perché, così mi disse, con il carattere che aveva era difficile per qualunque viceparroco andare d’accordo con lui mentre io ero nelle sue grazie e potevo quindi collaborare facilmente - aggiunge - Così è stato per oltre dieci anni. Ho sperimentato da parte di don Maurizio una grande fiducia. Tante volte, prima di intraprendere un’iniziativa, mi guardava sorridendo ed esclamava in latino: 'In manus tuas' ('Nelle tue mani, Signore, affido il mio spirito')".
"Oggi si parla di Sinodo ma posso dire che alla Stella Maris in quegli anni l’abbiamo vissuto con autentica partecipazione corale dei giovani e degli adulti - conclude don Doglio - Riporto al cuore la ricchezza di quei tempi. Il ricordo di quello che insieme abbiamo vissuto all’ombra della cupola della Stella Maris resta qualcosa di bello e significativo. Abbiamo camminato insieme e stiamo camminando ancora insieme, anche se a distanza".
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