Alessandro Piana scagionato, al festino in villa lui non c'era: "Faccenda chiusa da mesi, avrebbero dovuto certificarlo prima delle elezioni"
di Matteo Cantile
Il vicepresidente di Regione non ha partecipato al presunto festino con le escort: "Ho fiducia nella magistratura ma questo pronunciamento tardivo è una presa in giro"
Alessandro Piana non c'entrava nulla: era chiaro fin dal principio, con le prime testimonianze di chi a quella serata aveva partecipato, che il vicepresidente di Regione Liguria (allora come oggi) non aveva niente a che fare con i festini in villa. Lui non c'era, molto semplicemente. Oggi, con l'avviso di conclusione delle indagini recapitati agli indagati, la questione è stata messa nero su bianco.
Gli indagati - Gli indagati nell'inchiesta sui festini a base di cocaina ed escort a Genova sono Christian Rosolani , imprenditore e albergatore, Alessandro Cristilli, architetto, accusato di organizzare le serate e di pagare le escort con denaro e cocaina, Jessica Nikolic, indagata per sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione nei confronti delle ragazze coinvolte nei festini ed Emanuele Merlini, indagato per spaccio di droga. Gli avvisi di conclusione delle indagini preliminari includono anche Piero Biglia Di Saronno (notaio) e Mauro Ferrando (presidente del Porto Antico), indicati come partecipanti alla festa del 1 marzo 2022, ma non accusati di alcun reato. I due, peraltro, avevano sempre negato di aver consumato droga o di aver tenuto comportamenti illeciti.
Piana - L'avviso consegnato oggi dimostra senza equivoci che Alessandro Piana non ha partecipato a quel presunto festino e che quindi il suo nome era stato gettato in pasto all'opinione pubblica senza fondato motivo. "Non avevo dubbi sul fatto che la verità sarebbe emersa - dice Piana a Telenord - ma mi aspettavo che accadesse prima delle elezioni. Evidentemente non volevano concedermi nemmeno questo, e lo trovo una vera presa in giro nei miei confronti. Ancora ieri, qualcuno si è permesso di commentare su un social network 'Hanno fatto vicepresidente di regione quello che va a prostitute'. È una cosa ingiusta e vergognosa. Avrebbero dovuto permettermi di affrontare la campagna elettorale libero da quest’onta.
La famiglia - "A me è dispiaciuto soprattutto per la mia famiglia: per mia moglie, per mio figlio che aveva appena iniziato il liceo e per mia madre - prosegue Piana - Chi ha commentato in modo stupido, credendosi più puro, si è comportato in modo meschino. Ad esempio, Ferruccio Sansa aveva fatto un post terribile, ma almeno lui ha avuto il coraggio di chiedermi scusa. Ai leoni da tastiera, invece, non escludo di intentare una querela: ne parlerò con il mio legale".
Fiducia - "Continuo comunque ad avere massima fiducia nella magistratura - conclude Piana - perché l’errore può capitare. Quello che non accetto è essere preso in giro: la vicenda era chiusa da mesi e mesi, e avrebbero dovuto rendere pubblica la chiusura delle indagini molto prima. Questo, davvero, non lo posso tollerare"
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