Elezioni, scontro a distanza sulla cultura. Piciocchi: "Teatri aperti tutti i giorni e bandi per nuovi murales"
di Roli
La candidata sindaca del centrosinistra Silvia Salis aveva criticato all'amministrazione la lunga assenza di un assessore alla Cultura durante il secondo mandato di Marco Bucci

Più risorse alla cultura: è questa la promessa del candidato sindaco del centrodestra Pietro Piciocchi, che risponde a distanza alla sfida lanciata da Salis ieri proprio su questo tema. La candidata infatti aveva denunciato la mancanza di una progettualità legata alla cultura, dovuta soprattutto alla mancanza di un assessore dedicato dal momento che la carica è stata ricoperta dall'ormai ex sindaco Marco Bucci per tutto il suo secondo mandato. Dall'insediamento di Pietro Piciocchi come sindaco facente funzioni invece l'assessore alla Cultura è Lorenza Rosso, che ha lasciato il ruolo di assessore al Sociale a Enrico Costa.
Rivendicazioni - Pietro Piciocchi dapprima respinge le accuse, "in questi anni ci siamo molto adoperati per il recupero e la riapertura di teatriche erano chiusi, abbandonati, non agibili, o comunque con molte problematiche manutentive, come il Teatro Verdi di Sestri Ponente, il Teatro Akropolis, il Teatro Tiqu, il Teatro del Ponente, il Govi di Bolzaneto, il Teatro Nazionale e il Teatro Modena". L'obiettivo del candidato sindaco è quello di tenere i teatri "sempre più a disposizione della cittadinanza", anche al di fuori degli orari degli spettacoli per farne luoghi di "socialità e cultura".
Nuove aperture - Vecchi teatri ma anche nuovi: piciocchi promette di aggiungere strutture "come l’ex Cinema Teatro Nazionale di Molassana, dove presto inizieranno i lavori di recupero, e la riapertura del cinema Ritz in Piazza Leopardi: lo acquisiremo al patrimonio del Comune, insieme al Teatro degli Emiliani di Nervi, consapevoli che si deve potenziare l’offerta teatrale nel levante cittadino".
Nuove proposte - Teatri ma non solo. Tra le proposte lanciate da Piciocchi ci sono la cultura itinerante, con "caffetterie culturali, mostre itineranti, gruppi di lettura, podcast e radio locali"; bandi per nuovi murales "di alto valore artistico ai fini della rigenerazione urbana"; studios cinematografici a Villa Bombrini "per la creazione di un hub a 360 gradi sull’audiovisivo"; in conclusione la "presenza delle produzioni dei principali teatri genovesi (Il Carlo Felice e il Nazionale) nei teatri delle delegazioni cittadine, su loro richiesta".
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