Coronavirus, Alice Salvatore: "Vorrei che la spesa fosse consegnata a domicilio dai militari"
di Andrea Carozzi
Ai microfoni di Telenord, la consigliera regionale propone la sua ricetta per uscire dall'emergenza
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Durante la trasmissione Salute88 in onda su Telenord, Alice Salvatore ha illustrato la ricetta del Movimento 5 Stelle per affrontare l'emergenza coronavirus. Ecco l’intervista di Eva Perasso.
Da oggi le mascherine vengono distribuite direttamente nella cassetta della posta, cpsa ne pensa di questo provvedimento?
Sono contenta, avevamo proposto noi questa soluzione ed è stata applicata dalla Regione il giorno dopo, ma sono soddisfatta che abbia prevalso il buon senso. L'unica nota negativa è che ho ricevuto notizie di famiglie con 4-5 persone che purtroppo ricevono una bustina contenente due sole mascherine, per questo vorrei che la consegna fosse nominale in modo tale da garantire a tutti una mascherina chirurgica con cui proteggersi. Sono anche preoccupata perché dopo questa prima consegna a domicilio tramite le Poste Italiane, la Regione ha annunciato che verranno distribuite ulteriori mascherine attraverso le edicole e le farmacie e questo porterà le persone a riuscire di casa e a dar vita ad assembramenti. Quindi, anche al fine di proteggere le fasce più deboli come gli anziani, auspico che venga stipulato un nuovo accordo con Poste Italiane.
A proposito di evitare assembramenti e tutelare le fasce più deboli, tra le sue proposte, c'è anche quella di far consegnare, la spesa a casa dai militari, conferma?
Esattamente, ma in questo caso non solo per gli anziani, ma a tutti i cittadini. Ovviamente si tratterebbe di misure temporanee mirate ad eliminare il contagio e a farci tornare il più rapidamente alla normalità. Se venisse accolta questa proposta si eliminerebbero gli assembramenti di civili evitando che le persone comuni si infettino o infettino gli altri. Anche perché, come sappiamo bene è sempre più difficile reperire i dispositivi di protezione individuale per tutti ma se questi fossero presi solo per un numero più ristretto di persone (forze dell’ordine) potremmo garantire una copertura maggiore e tornare prima alla normalità.
Un’altra sua proposta è quella che trova negli ospedali dismessi oppure altri spazi da trovare per alleggerire il carico dei nostri ospedali. Questo sarebbe utile anche nel caso delle RSA
Senzaltro questo secondo noi è un tema importantissimo, abbiamo inviato ufficialmente al ministero della Sanità e al nostro vice ministro Sileri l'elenco completo di tutte le strutture abbandonate, dismesse o sottoutilizzate che possono essere utilizzate per aumentare i posti letto e per poter garantire una vera quarantena e un vero isolamento alle persone contagiate in modo tale che queste non debbano tornare a casa con il rischio di contagiare i propri cari. Perché somministrare le cure a domicilio alle persone infette secondo me è sbagliato perché dobbiamo trovare gli strumenti per isolare questo virus che è molto contagioso.
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