Amministrative Genova 2022, il sondaggio di YouTrend per Telenord: Bucci eletto al primo turno
di Marco Innocenti
Il sindaco uscente si confermerebbe col 55,2% dei voti e Dello Strologo si fermerebbe al 37%
Una fotografia della situazione, a poco più di un mese dal voto amministrativo del 12 giugno. E per far sì che questa fotografia sia la più attendibile possibile, Telenord ha voluto affidarsi all'agenzia YouTrend, una fra le più accreditate a livello nazionale. Quello presentato oggi, nella puntata di "Tiro Incrociato", è il primo di una serie di sondaggi che accompagneranno i nostri telespettatori verso l'elezione del sindaco di Genova. In questo rilevamento, come potrete vedere, non c'è alcun riferimento alle liste o alle preferenze, visto che le stesse non sono ancora state ufficializzate e depositate.
LE INTENZIONI DI VOTO
Cominciamo proprio dal nome del prossimo "inquilino" di Palazzo Tursi: se si votasse oggi, il candidato del centrodestra Marco Bucci raccoglierebbe il 55,2%, con il candidato del centrosinistra e del M5Stelle Ariel Dello Strologo al 37%. A seguire Antonella Marras, sostenuta dalla sinistra, al 3% e il candidato civico Mattia Crucioli al 2,4%. Spicca anche un 38,6% di elettori che si dichiara ancora indeciso o propenso all'astensione.
Un distacco sorprendente, quello registrato fra i due candidati principali alla corsa per la poltrona di sindaco, un distacco di 18,2 punti percentuali, che garantirebbe al sindaco uscente Marco Bucci la rielezione già al primo turno, senza cioé dover passare dal ballottaggio. Una vittoria che sarebbe quindi più netta rispetto a quella ottenuta cinque anni fa dallo stesso Bucci, quando al primo turno arrivò al 38,8% (raccogliendo 88.781 voti) con Gianni Crivello, candidato del centrosinistra (senza però il Movimento 5 Stelle), al 33,4% con 76.407 voti. La vittoria arrivò poi al secondo turno, quando Bucci ottenne 55,24%, aumentando i voti di 23.617 unità, e Crivello si fermò al 44,75%, vedendo salire i propri voti di 14.650 unità. Bucci, insomma, se si aprissero oggi i seggi elettorali, otterrebbe già al primo turno una percentuale identica a quella ottenuta cinque anni fa al secondo turno.
Dal sondaggio realizzato da YouTrend per Telenord, alla domanda sull'intenzione di voto in un eventuale ballottaggio fra Bucci e Dello Strologo, i risultati dicono che si confermerebbe sindaco con il 64,6% contro il 35,4% di Dello Strologo, a fronte di un 50,3% di indecisi o astenuti. Un distacco, fra i due "finalisti", che quindi oggi sarebbe più ampio rispetto a quello raggiunto cinque anni fa.
Interessante anche l'analisi sui flussi di voto fra primo e secondo turno: il 79% degli elettori che al primo turno voterebbero per Marco Bucci, confermerebbero il loro voto anche al secondo turno. C'è però una percentuale del 20% di genovesi che, dopo aver votato Bucci al primo turno, in un eventuale ballottaggio dice sarebbe indecisa o propensa a non recarsi alle urne.
La percentuale di "fedelissimi" sale addirittura al 92% invece fra gli elettori che sceglierebbero Dello Strologo al primo turno. Per entrambi, solo l'1% degli elettori convinti al primo turno, dichiara che in un eventuale ballottaggio sceglierebbe l'altro candidato. Solo il 7% degli intervistati, dopo aver votato Dello Strologo al primo turno, al ballottaggio sarebbe indecisa o sceglierebbe l'astensione.
Nessuna sorpresa nel comportamento degli indecisi/astenuti: il 97% di essi infatti dichiara che resterebbero tali anche al secondo turno. Diverso invece il discorso per chi al primo turno sosterrebbe un candidato diverso dai primi due: trovandosi al ballottaggio fra Bucci e Dello Strologo, il 7% sceglierebbe il sindaco uscente mentre ben il 27% di loro opterebbe per Dello Strologo.
VOLTI FAMILIARI?
Nella valutazione dei candidati da parte dei cittadini, è evidentemente decisiva la loro conoscenza e allora abbiamo deciso di sondare anche questo parametro nel sondaggio commissionato a YouTrend, prendendo come termine di paragone il premier Mario Draghi, che il 97,7 dei genovesi intervistati ha dichiarato di conoscere. Ebbene, il 97,9% degli interpellati ha detto di conoscere Giovanni Toti, presidente di Regione Liguria, il 97,3 di conoscere Marco Bucci e il 64,4% ha detto di conoscere Ariel Dello Strologo.
Un gap, quello della conoscenza del candidato, che lo stesso Dello Strologo sta cercando di colmare battendo il territorio. Vedremo quale sarà l'andamento di questo valore nel tempo, confrontandolo con i risultati che arriveranno dai nostri prossimi sondaggi.
Strettamente collegata al tema della conoscenza, poi, c'è il tema della fiducia che gli elettori ripongono nell'uno o nell'altro candidato. Anche in questo caso, abbiamo scelto di prendere come termine di paragone i valori di Mario Draghi e, in ambito locale, di Giovanni Toti.
Il premier, secondo il nostro campione, gode di una fiducia alta o comunque abbastanza positiva da parte del 69% di coloro i quali dichiarano di conoscerlo, mentre il 26% dice di non avere molta fiducia nel suo operato, con una forbice quindi molto ampia, addirittura del 43%. Per Giovanni Toti queste percentuali si avvicinano: il 51,4% di chi dichiara di conoscerlo, dice di fidarsi di lui, mentre il 42,2% afferma di non avere fiducia nel presidente della Regione, con uno scarto del 9,2%.
Veniamo quindi ai due principali candidati sindaco, Marco Bucci e Ariel Dello Strologo. Il sindaco uscente, fra coloro che hanno detto di conoscerlo, raccoglie la fiducia del 57,8% mentre non si fida del suo operato il 33,4%, con una differenza di +24,4%. Differenza che quasi si annulla per Dello Strologo: fra coloro che hanno detto di conoscerlo, infatti, il 25,1% dice di fidarsi e il 25,4% dice di non fidarsi.
CINQUE ANNI DI BUCCI: IL GIUDIZIO
Ma qual è il giudizio che i genovesi hanno dell'operato del sindaco che, negli ultimi 5 anni, ha amministrato la loro città? Secondo i nostri intervistati, il giudizio complessivo sul lavoro di Marco Bucci è, per il 9,8%, addirittura molto positivo, per il 59,8% è abbastanza positivo mentre per il 17,8% risulta abbastanza negativo. Insufficienza piena, invece, per il 5,9% degli intervistati, che dà al lavoro del sindaco uscente un giudizio molto negativo. Il 6,7% non sa o non risponde. Insomma, per il 69,6% degli intervistati Marco Bucci merita un pollice in su per quanto fatto in questi 5 anni al governo della città, mentre per il 23,7% ne valuta negativamente l'operato.
Interessante anche valutare in quali ambiti l'amministrazione Bucci merita o meno la sufficienza. Decisamente positiva, secondo il nostro campione, la gestione della crisi covid: in questo ambito, il 70,4% dice che è stata gestita bene mentre il 24,4% pensa sia stata gestita non al meglio. Bene anche la gestione delle attività culturali, positiva per il 65,5% degli intervistati e non positiva invece per il 26,8%. In tema di sicurezza, voto positivo secondo il 60,3% del campione, mentre il 35,8% giudica negativamente quanto fatto in 5 anni.
Il 55,2% degli intervistati, invece, giudica positivamente il lavoro del sindaco e della sua giunta in materia di porto, mentre il 28,5% lo giudica non sufficiente. Sulle infrastrutture, invece, il 55,4% pensa che quanto fatto sin qui sia stato positivo, contro il 41,1% che pensa il contrario. Percentuali molto simili anche in tema di trasporto pubblico: il 50% giudica positivamente il lavoro svolto mentre il 41,2% lo giudica negativamente.
Da questi dati, poi, discende la percezione della qualità della vita in città, rispetto a i livelli delle altre grandi città italiane e rispetto a quello che la stessa Genova era cinque anni fa, al momento dell'insediamento della giunta guidata da Marco Bucci.
Per l'1,3% degli intervistati a Genova si registra una qualità della vita molto più alta che in altre città d'Italia. Più alta per il 10,9% e allo stesso livello, invece, per il 62,8% del nostro campione. Per il 13,2%, al contrario, la qualità della vita a Genova è inferiore a quella delle altre città mentre per il 3,1% è addirittura molto inferiore. In sostanza, per il 12.2% degli intervistati a Genova si vive meglio che in altre parti d'Italia mentre per il 16.3% si vive peggio. Per 3 genovesi su 5, invece, si vive più o meno come in tutte le altre città.
Ma com'è cambiata la qualità della vita a Genova rispetto al passato? Solo lo 0,2% degli intervistati ritiene che sia molto migliorata mentre per il 33,6% la qualità della vita è migliorata rispetto al passato. Peccato però che un genovese su due (o poco più) ritenga invece che la qualità della vita, rispetto al passato, sia peggiorata: lo pensa il 55,6% degli intervistati. Per l'1,6%, infine, è molto peggiorata.
IL VOTO NAZIONALE: I PARTITI
Nel sondaggio commissionato a YouTrend, abbiamo deciso di provare ad allargare il nostro orizzonte anche alle intenzioni di voto dei genovesi nel caso si votasse per le politiche, anziché per le amministrative. Il partito degli indecisi/astenuti sarebbe, anche in questo caso, quello di netta maggioranza, con il 58,4% ma a riportare i progressi più significativi sarebbero il Partito Democratico e Fratelli d'Italia. I Dem, infatti, oggi arriverebbero ad un 30,3% (+8,2% rispetto al 22,1%, frutto della media fra le percentuali raccolte nei due collegi in cui era divisa Genova alle elezioni politiche del 2018) mentre il partito di Giorgia Meloni oggi si attesterebbe all'11,2% (con un +8,17 rispetto al 3,03% di quattro anni fa).
A crollare sarebbe il Movimento 5 Stelle, che in quattro anni, passerebbe dal 33,96% al 13,7%, con un calo del 20,26%. Nell'ambito del centrodestra, sostanzialmente stabile la Lega che dal 16,99% del 2018 scende al 16%, lieve calo invece per Forza Italia che si attesterebbe oggi all'8,1% dal 9,17% del 2018.
In seno al centrosinistra, da registrare il 6,8% raccolto oggi da Sinistra Italiana-Articolo Uno, con Azione e +Europa che raccoglierebbero il 2,3% e i Verdi allo 0,7%.
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