Ansaldo Energia, l'ad Fabbri: "Puntiamo a nuove commesse: stiamo attivando tutti i canali"

di Redazione

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Incontro con i sindacati per fare il punto anche sul piano industriale: "Avremo più nuovi macchinari del previsto"

Ansaldo Energia, l'ad Fabbri: "Puntiamo a nuove commesse: stiamo attivando tutti i canali"

"Ansaldo Energia sta attivando ogni canale che possa portare nuove commesse, concentrandoci sulle opportunità a maggiore probabilità di concretizzazione e quindi generando nuovi contratti più velocemente di quanto in media richieda il mercato". Lo dichiara l'amministratore delegato di Ansaldo Energia Fabrizio Fabbri al termine di un incontro con i sindacati presso la sede di Confindustria Genova. Tra i temi affrontati anche quello del nuovo piano industriale, in via di definizione, che prevedrà "un numero maggiore di nuove macchine rispetto alla versione precedente e sarà focalizzato sui mercati con maggiori potenzialità: Italia ed Europa (in risposta alla crescente domanda di produzione di energia elettrica e a supporto della transizione energetica), Nord Africa, Medio Oriente, CIS e Asia. A oggi sono state sottoposte ai clienti offerte vincolanti per un valore complessivo superiore al miliardo. Continueremo sia a produrre nuove macchine sia a fornire attività di service ai nostri clienti, il tutto con i più alti standard qualitativi. Questo sviluppando in parallelo l'attività di Ansaldo Nucleare, uno dei leader della filiera a livello mondiale e attivo in tutti i campi del settore, sia diversificando i nostri prodotti grazie alle tecnologie sostenibili di Ansaldo Green Tech", sottolinea Fabbri.

In base ai dati di vendite globali di turbine forniti dall'agenzia indipendente McCoy l'azienda comunica che "la quota di mercato dei prodotti Ansaldo Energia per nuove unità, sempre nei primi 6 mesi del 2023, è stata del 15% a livello mondiale". Durante l'incontro è stato affrontato anche il tema del progetto di reindustrializzre le aree produttive di Wärtsilä a Trieste: "È un'opportunità che stiamo verificando e che potrebbe generare, se le condizioni lo consentiranno, una nuova filiera produttiva nel Nord Est mantenendo allo stesso tempo tutte le attività oggi presenti a Genova", commenta l'ad.