Anziani e tecnologia, a Villa Immacolata la nuova stanza multisensoriale
di Marco Garibaldi
Uno strumento utile per pazienti affetti da varie forme di demenza
La domotica entra con successo all’interno delle case di riposo. L’idea nasce dal voler stimolare nelle persone anziane tutti e cinque i sensi che, con la pandemia, hanno subito una forte limitazione.
Luci, profumi e suoni puntano così a rallentare il decadimento cognitivo dei pazienti di Villa Immacolata a Genova.
Nella nuova stanza inaugurata oggi si utilizzano le tradizionali tecnologie delle stanze Snozelen, implementando alcuni strumenti di intelligenza artificiale e visori di realtà virtuale.
"L'anziano non è un bambino che deve ritornare a giocare, è piuttosto una persona che ha vissuto delle emozioni, delle esperienze che vanno tirate fuori - commenta l'ideatrice della stanza Ilaria Scaliti - La stanza multisensoriale serve anche a questo".
Uno strumento utile per pazienti affetti da varie forme di demenza che potranno essere ricevere stimolazioni uniche per ottenere poi un maggiore senso di rilassamento e serenità.
"Diversi studi scientifici dimostrano come, nell'ambito della demenza, i pazienti che utilizzano questo tipo di stanza hanno dato dei risultati molto buoni per quanto riguarda la percezione spazio-temporale", conclude l'altro ideatore Eugenio Scaliti.
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