Appennini, 30 milioni dal governo agli enti locali per incentivare il turismo
di Redazione
Finanziamenti anche a stabilimenti termali, strutture turistico-ricettive e strutture connesse alle attività di ristorazione

Il governo stanzia 30 milioni di euro destinati alla realizzazione di investimenti diretti a incrementare la competitività e la sostenibilità del settore turistico nelle Regioni della dorsale appenninica.
"Il turismo montano - ha commentato il ministro Daniela Santanchè, firmataria del decreto - rappresenta un asset strategico importante per l'intero comparto, per questo il Ministero è intervenuto tempestivamente l'anno scorso quando la scarsità di neve sull'Appennino è diventata un'emergenza per le attività ricettive e gli impianti di risalita. Abbiamo poi voluto ulteriormente valorizzarlo con il Fondo Montagna da 200 milioni inserito in legge di bilancio, e adesso, con i 30 milioni stanziati con questo decreto, arriva un altro aiuto sostanziale rivolto agli operatori montani. L'idea è quella di dotare l'Italia, per la prima volta, di un piano strategico dedicato alla montagna, che consenta di supportare questo segmento altamente qualificante del panorama turistico italiano, incrementandone il livello dei servizi, della sicurezza, della sostenibilità e della destagionalizzazione. A tal proposito, è opportuno rilevare come questo decreto arrivi adesso, in estate, con molti mesi di anticipo sulla stagione invernale, permettendo a chi opera nel settore di programmare e organizzare con anticipo la stagione. Ciò riconferma la vicinanza del Ministero e del Governo, che mettono a disposizione le risorse necessarie a supportare una componente così importante dell'economia nazionale", ha concluso il ministro.
Nello specifico, i beneficiari delle risorse individuate dal decreto sono: soggetti esercenti impianti di risalita a fune e di innevamento artificiale, gestori di stabilimenti termali, imprese turistico-ricettive, imprese di ristorazione e scuole di sci che svolgono la propria attività nei comuni ubicati all'interno dei comprensori sciistici dell'area geografica indicata nel decreto, che, tra il 1° novembre 2022 e il 15 gennaio 2023, hanno subito una riduzione dei ricavi almeno del 30% rispetto a quelli realizzati tra il 1° novembre 2021 e il 15 gennaio 2022.
I progetti presentati sono finanziati per un massimo di 3 milioni di euro e devono riguardare la realizzazione di uno o più interventi di ristrutturazione, ammodernamento e manutenzione di sistemi di innevamento delle piste; impianti di risalita a fune; stabilimenti termali; strutture turistico-ricettive; strutture connesse alle attività di ristorazione; strutture in uso alle scuole di sci. Entro trenta giorni da oggi, sul portale del ministero del Turismo verrà pubblicato l'avviso sulle modalità e le scadenze per la presentazione dei progetti.
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