Arenzano: morto sub in immersione sul relitto della Haven
di Redazione
L'allarme è scattato attorno alle 12, ogni tentativo di salvare la vita al sub si è rivelato vano
Un sub è morto stamani durante una immersione in mare sul relitto della petroliera Haven davanti ad Arenzano. Sono intervenuti i soccorsi e gli uomini della Capitaneria di Porto, con i sommozzatori dei vigili del fuoco e un elicottero, ma non è stato possibile salvare il sub. Non è ancora chiaro se all'origine della tragedia ci sia un malore o un incidente legato alla esplorazione del relitto. Sono centinaia ogni anno i sommozzatori che visitano il sito della nave affondata nel 1991 provocando la morte di cinque membri dell'equipaggio.
Si chiamava Giovanni Sclavi ed era di Pavia il sub di 43 anni morto questa mattina durante una immersione al largo di Arenzano per visitare il relitto della Haven. Gli investigatori della capitaneria di porto hanno sequestrato l' attrezzatura usata dal sub. La procura ha aperto un fascicolo e nelle prossime ore sarà disposta l'autopsia per stabilire cosa abbia causato il decesso. Potrebbe essersi trattato di un malore, di un errore nella discesa o risalita durante l'immersione, o di un difetto dell'attrezzatura.
Con Sclavi sono sette le persone morte dal 2015 al largo di Arenzano mentre erano impegnate nella visita alla Haven. A luglio del 2018 i soccorritori recuperano dopo giorni di ricerche il corpo di Ornella Bellagarda, piemontese di 50 anni. Il 13 maggio 2017 muore Guido Halte, guida subacquea svizzera di 45 anni. Nel 2015 sono stati quattro i morti: il 5 aprile perde la vita Julien Giller, svizzero di 34 anni; il 16 maggio muoiono due amici olandesi, Roland Vervoort e Paul Hendrius, 46 e 53 anni, mentre il 16 ottobre viene stroncato da un'embolia Michael Eberleh, sub tedesco di 61 anni.
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