Arresto Messina Denaro, Palermo-Sampdoria del 2010 si giocò sotto gli occhi del boss
di Lorenzo Aluigi
In mezzo ai 35 mila spettatori del "Barbera" c'era anche il boss
Era il 9 maggio del 2010 e allo stadio "Barbera" si giocava Palermo-Sampdoria, vero e proprio spareggio per la qualificazione ai preliminari di Champions League. Tra i 35 mila presenti nell'impianto palermitano, ad oggi il dato più alto per i rosanero, c'era anche uno spettatore "d'eccezione", ovvero il latitante Matteo Messina Denaro.
All'epoca dei fatti il capomafia era in cima alla lista dei ricercati ed erano passati solo quattro anni dall'arresto di Bernardo Provenzano.
Messina Denaro non è un appassionato di calcio e la sua presenza per il grande evento sportivo a Palermo è da ricondurre ad un meeting mafioso tenutosi proprio durante il match. Assieme ad altri mafiosi palermitani aveva discusso di nuove potenziali azioni stragiste, ma il latitante sembra che si fosse opposto all'utilizzo delle bombe.
Mentre sul campo si assisteva alle prodezze di Cassano, Pazzini, Miccoli e Cavani, sugli spalti la mafia stava tentando di attuare nuove strategie in una delle partite più importanti della storia del Palermo.
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