Autonomia, Flick: "Centrosinistra sbagliò nel 2001, oggi centrodestra va oltre e rischia l'incostituzionalità"
di Redazione
L'ex ministro critica la deriva del federalismo e suggerisce una revisione solidale per colmare il gap tra Nord e Sud
In un'intervista rilasciata a Telenord, il presidente emerito della corte costituzionale, Giovanni Maria Flick, ha espresso forti preoccupazioni sul tema dell'autonomia differenziata e sulle implicazioni costituzionali della recente proposta del centrodestra. Flick ha ricordato l'errore del centrosinistra nel 2001, quando venne introdotta una riforma costituzionale orientata verso un federalismo poco invidiabile, nato come tentativo di accontentare Umberto Bossi. Oggi, secondo Flick, si rischia di superare i limiti imposti dalla Carta Costituzionale, trasformando il federalismo solidale, previsto dalla Costituzione, in un federalismo competitivo.
L'ex ministro ha sottolineato come la proposta attuale apra la strada a numerose ipotesi di incostituzionalità, mettendo a rischio l'unità nazionale e penalizzando ulteriormente le regioni più deboli, in particolare quelle del Sud. "La soluzione – ha dichiarato – è legata a un federalismo ragionato, solidale, che prenda in considerazione prima di tutto l'autonomia finanziaria delle realtà locali: regioni, comuni, province. Un contesto che ha dimenticato completamente le città, come ha fatto notare il sindaco di Milano, e che ha trascurato i problemi emersi con la pandemia, soprattutto in ambito sanitario".
Flick ha poi elogiato Andrea Orlando, sottolineando di averlo conosciuto quando era ministro e di averne apprezzato la capacità di affrontare problemi complessi. Ha concluso affermando: "Mi sembra una persona in grado di risolvere le difficoltà di un partito che, sebbene ancora valido, sta attraversando una profonda crisi".
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