Piciocchi al centro della campagna della Lega, Rixi rilancia sul programma e Bucci avverte sulle divisioni a sinistra
di Matteo Cantile
Presentati i 40 candidati del Carroccio a Genova, Salvini in video annuncia il suo arrivo il 28 aprile per sostenere l'aspirante sindaco
GENOVA - Una serata all’insegna della compattezza e della determinazione quella andata in scena al teatro Stradanuova di Genova, dove la Lega ha presentato ufficialmente i suoi 40 candidati in vista delle prossime elezioni amministrative. Protagonista assoluto, il candidato sindaco del centrodestra Pietro Piciocchi, sostenuto da tutto il vertice del partito, con interventi dal vivo e videomessaggi che hanno rafforzato l’immagine di una coalizione unita, pronta a rilanciare la città.
Intervento di Piana – “Oggi 40 candidati di grande valore e volontà. Io sono orgoglioso di fare parte di questo movimento”, ha detto Alessio Piana, vicesegretario della Lega Liguria. “La Lega ha dimostrato compattezza, lealtà e capacità di proporre idee e progetti concreti dal 2017 a oggi. Sono certo che sapremo trasmettere entusiasmo e competenze, e che otterremo grandi soddisfazioni da queste elezioni. Sosteniamo Pietro Piciocchi, un grande uomo in cui crediamo profondamente, con una capacità amministrativa, politica e umana fuori dal comune”.
Mobilitazione territoriale – Piana ha poi ricordato l’importanza del lavoro sul campo: “Dobbiamo essere nelle strade, nei mercati, completare la raccolta firme e presentarci con la forza delle nostre proposte”. Tra gli annunciati, anche i candidati alla presidenza dei Municipi: Davide Rossi per il Centro Ovest e Lorella Fontana per il Ponente, entrambi applauditi dalla platea.
L’appoggio di Bucci – Il presidente della Regione Liguria Marco Bucci ha ribadito il suo sostegno: “Questa sera mi sento a casa. Le persone che sono qui hanno i miei stessi obiettivi e condividono la nostra visione della città. C’è onestà intellettuale, non si raccontano bugie. Nella nostra coalizione si discute, ma si lavora per un obiettivo comune. Gli altri, invece, sono completamente disallineati e lo vedremo già al ballottaggio, quando voteremo anche sul Jobs Act: lì si spaccheranno”. E ha aggiunto: “Hanno detto sì alla ristrutturazione del Galliera, che in realtà è un no al nuovo ospedale. Non è onestà intellettuale, è prendere in giro i cittadini”.
Il videomessaggio di Salvini – A sostenere Piciocchi anche il leader della Lega Matteo Salvini, con un videomessaggio: “In bocca al lupo a Pietro e ai 40 candidati, donne e uomini che faranno la differenza quartiere per quartiere. Grazie a Rixi, Bucci e Piciocchi per quello che avete fatto e farete. Concretezza, pragmatismo, efficienza: Genova oggi guarda avanti. Io ci sarò da ministro, da segretario e da cittadino innamorato di Genova”. Salvini sarà in città il 28 aprile al Teatro della Gioventù, seguito dal ministro Valditara il 29 e da Giancarlo Giorgetti il 5 maggio.
La visione di Rixi – Edoardo Rixi, viceministro e segretario della Lega in Liguria, ha illustrato le linee guida del programma per Genova: “Non possiamo ricominciare da zero, ma completare quanto fatto. Vogliamo una città più sicura, pulita, che valorizzi porto ed economia del mare. Genova può diventare la capitale del Mediterraneo”. Ha citato l’esperienza del Waterfront, la riqualificazione dei quartieri popolari e il rilancio del Salone Nautico come esempi concreti di sviluppo.
Infrastrutture strategiche – “Bisogna completare le grandi opere – ha proseguito Rixi – come la Gronda, il Terzo Valico, il tunnel della Fontanabuona. Dall’altra parte ci sono solo i no. Se non si realizzano questi progetti, i fondi andranno altrove. Noi siamo per fare, non per bloccare”. Il viceministro ha parlato anche della transizione ambientale e del ruolo pionieristico di Genova nell’uso di biocarburanti.
Quartieri e sociale – Ampio spazio anche al tema dell’edilizia popolare: “Con la demolizione della Diga di Begato abbiamo dato un segnale. Ora dobbiamo ripensare tutte le aree, con servizi e dignità anche per i quartieri più difficili. Non vogliamo più quartieri progettati per far star male la gente”.
Il messaggio finale – Rixi ha poi toccato i temi più caldi della polemica politica: “Genova non ha bisogno di dibattiti su fascismo e antifascismo. Il fascismo non c’è più dal 1945. Noi siamo stati votati democraticamente, lavoriamo per tutti e non discriminiamo nessuno. Chi ci vuole dipingere diversamente, mente. Anche nelle nostre liste ci sono cittadini stranieri perfettamente integrati”.
Riflessione sulla campagna – Il viceministro ha concluso con un appello al rispetto reciproco: “Mi dispiace che qualcuno pensi ancora al passato. Occasioni come il 25 aprile dovrebbero unire, non dividere. Genova è già una città libera, e oggi è più libera sotto il centrodestra di quanto lo fosse prima. Vogliamo costruire un futuro di libertà e sviluppo per tutti”.
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