Aggressione, il funzionario Cgil ritira la denuncia. Piciocchi: “La sinistra alimenta l’odio”

di M.C.

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Il candidato del centrodestra accusa strumentalizzazione politica e invita Silvia Salis a dissociarsi dopo il passo indietro del sindacalista Cgil

Aggressione, il funzionario Cgil ritira la denuncia. Piciocchi: “La sinistra alimenta l’odio”

“Questa mattina, quando mi sono state chieste delle reazioni a questo episodio, ho preferito astenermi – ha dichiarato Pietro Piciocchi – poi con il passare delle ore, quando ho visto che il sindacalista presunto aggredito ha ritirato la denuncia, mi sono fatto diverse domande”. Il vicesindaco reggente di Genova e candidato del centrodestra alle prossime amministrative è intervenuto duramente sul caso che nelle ultime ore ha scosso il clima politico cittadino.

Denuncia ritirata – Il riferimento è alla denuncia di un sindacalista della Fillea Cgil, che martedì mattina aveva dichiarato di essere stato vittima di un’aggressione di matrice fascista. La notizia aveva spinto le forze della sinistra a organizzare, poche ore dopo, una manifestazione pubblica a Sestri Ponente. Ma nella giornata di giovedì, a seguito delle prime verifiche investigative e di alcune significative incongruenze tra il racconto fornito e gli elementi raccolti dagli inquirenti, il sindacalista ha deciso di ritirare formalmente la denuncia. L’annuncio è arrivato dalla stessa Cgil, ponendo fine alla vicenda dal punto di vista penale.

Inchiesta in corso – L’indagine, affidata al pubblico ministero Federico Manotti, aveva già portato al deposito dei primi atti e reso verosimile la possibilità di una nuova convocazione del denunciante per ulteriori chiarimenti. Gli elementi oggettivi, tuttavia, non sembravano confermare la versione iniziale dei fatti.

Accuse politiche – “Io penso che a Genova ci sia una parte della sinistra che vuole alimentare un clima d’odio nei confronti del centrodestra – ha proseguito Piciocchi – non credo che appartenga a tutta la sinistra, ma a una parte sì”. L’esponente del centrodestra ha poi rivolto un appello diretto alla candidata del centrosinistra Silvia Salis: “Le chiedo di prendere le distanze da questi fatti, anche alla luce delle dichiarazioni che lei stessa aveva rilasciato in un comizio a Sestri Ponente, quando disse di voler cacciare i fascisti da palazzo Tursi”.

Richiesta di responsabilità – “Voglio dire a Silvia Salis e a tutti – ha concluso – che non ci sono fascisti a palazzo Tursi e non ci saranno mai. Nessuno deve offenderci o pronunciare illazioni nei nostri confronti. È un clima d’odio che cerca di strumentalizzare la campagna elettorale. Trovo che questa sia una cosa inaccettabile e per questo motivo chiedo formalmente alla Salis di prendere le distanze da questi comportamenti”.

Commento della Regione – Sulla vicenda è intervenuto anche il presidente della Regione Liguria, Marco Bucci, che ha preferito adottare un tono più cauto: “Io aspetto a commentare e attendo l’evoluzione delle indagini – ha dichiarato – però, se la situazione è quella che si sta profilando, la questione è davvero imbarazzante per il centrosinistra”.

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